M5S
9:51 pm, 22 Giugno 21 calendario

Tra Conte e Grillo altissimo rischio rottura

Di: Redazione Metronews
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Il rischio di rottura tra Giuseppe Conte, leader in pectore di M5s, e Beppe Grillo, garante del Movimento, è ormai altissimo e diventa sempre più probabile la nascita di un partito ex novo da parte dell’ex presidente del Consiglio. Enormi i nodi da sbrogliare. Al di là dei possibili ricorsi di alcuni attivisti di fronte a una votazione che eleggesse Conte su una piattaforma diversa da Rousseau, il problema che si pone sarebbe politico: dal nuovo statuto di M5S 2.0 Conte vorrebbe eliminare l’articolo nel quale si prevede la possibilità che Grillo possa fare il bello e il cattivo tempo, minando il suo ruolo di leader che, collegialmente, assume decisioni che poi devono essere perseguite. Una norma che Conte non può assolutamente accettare, perchè ne verrebbe minata la credibilità politica dell’intera operazione di rinnovamento,  Il Garante, si legge, fra l’altro, nel testo che sarebbe oggetto del contendere, «è il custode dei valori fondamentali dell’azione politica dell’Associazione. In tale spirito esercita con imparzialità, indipendenza ed autorevolezza le prerogative riconosciute dallo Statuto.In tale veste, oltre ai poteri previsti nel presente Statuto, al Garante è attribuito il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme del presente Statuto. Il Garante è eletto mediante consultazione in Rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a 3, che il Comitato di Garanzia propone avuto riguardo a figure che si siano distinte per il determinante contributo alla storia ed all’azione politica del Movimento 5 Stelle e dunque per la loro rappresentatività e statura morale. Il Garante resta in carica a tempo indeterminato e può essere revocato, in ogni tempo, su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri componenti e ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti, purchè prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli iscritti». «Nell’ipotesi in cui gli iscritti non ratifichino la proposta di revoca del Garante proposta dal Comitato di Garanzia, tale ultimo organo decadrà con effetto immediato con conseguente necessità di indizione della consultazione in Rete per la nomina di un nuovo Comitato». Su questo Conte, però, non può transigere, viene puntualizzato, e il ‘casus bellì è il motivo per cui la presentazione del progetto di rifondazione del Movimento è stato rinviato. D’altronde, quando l’ex premier ha accettato la sfida nella quale si è lanciato, ha chiesto al garante di avere mani libere e da lui stesso ha avuto, nella riunione di febbraio scorso a Roma, via libera.
 

22 Giugno 2021
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