Spazio
3:59 pm, 22 Giugno 21 calendario

Calamari nello spazio per arrivare su Marte

Di: Redazione Metronews
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SPAZIO Torneranno sulla terra il prossimo luglio i piccoli calamari delle Hawaii che lo scorso 3 giugno sono stati lanciati nello spazio per un progetto della Nasa, condotto dalla ricercatrice Jamie Foster dell’università della Florida, che mira a studiare come l’assenza di gravità influenzi questi molluschi nella speranza di elaborare nuovi metodi per rafforzare la salute degli astronauti umani durante i viaggi spaziali di lunga durata (come quello alla volta di Marte). I calamaretti sono stati allevati presso il Kewalo Marine Laboratory dell’Università delle Hawaii e sono stati lanciati durante l’ultima missione di rifornimento SpaceX alla Stazione Spaziale Internazionale.
Interazione tra gravità e microbi
“I calamari hanno una relazione simbiotica con i batteri naturali che aiutano a regolare la loro bioluminescenza. Quando gli astronauti sono a bassa gravità, la relazione del loro corpo con i microbi cambia – ha spiegato la professoressa dell’Università delle Hawaii Margaret McFall-Ngai, mentore della Foster – abbiamo scoperto che la simbiosi degli esseri umani con i loro microbi è perturbata in condizioni di microgravità, e Jamie Foster ha dimostrato che ciò avviene nei calamari. Considerato il loro sistema elementare, possiamo approfondire come la microgravità influenzi le interazioni tra animali e microbi. Man mano che gli astronauti trascorrono sempre più tempo nello spazio, infatti, il loro sistema immunitario inizia a non funzionare più bene: non riconosce i batteri con la stessa facilità e gli astronauti a volte si ammalano”.
Luminosi e super resistenti
“Studiando quello che avviene nei calamari nello spazio – ha aggiunto Foster – possiamo cercare di capire cosa succede e ciò potrebbe aiutare a risolvere i problemi di salute nei quali incorrono gli astronauti. Se gli umani vogliono trascorrere del tempo sulla Luna o arrivare su Marte, dobbiamo assolutamente risolvere i problemi di salute per portarli sino a lì in piena sicurezza”. I piccoli calamari – che si illuminano al buio e sono in grado di sopravvivere in condizioni estreme – sono i protagonisti del progetto UMAMI (Understanding of Microgravity on Animal-Microbe Interactions), perchè capire il rapporto degli esseri viventi e dei microbi nello spazio sarà una chiave fondamentale per le future esplorazioni spaziali.
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22 Giugno 2021
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