teatro roma
11:30 am, 21 Giugno 21 calendario

L’Argentina cambia faccia per ospitare “Sun & Sea”

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Era già accaduto con l’Edipo di Mario Martone e con la Tragedie de Carmen di Peter Brook. Anche stavolta il Teatro Argentina modifica il suo spazio per mettere in scena, da domani al 4 luglio Sun & Sea, opera -performance di micronarrazioni e ritmi sonori e canori delle artiste lituane Lina Lapelyte (artista, compositrice e performer), Vaiva Grainyte (scrittrice, drammaturga e poeta) e Rugile Barzdziukaite (regista di cinema e teatro e artista visiva), vincitrici del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2019.
Gli spettatori saranno disposti nei palchi e potranno così osservare la sinfonia universale di un coro di 13 bagnanti, sdraiati su una spiaggia di sabbia vista dall’alto nell’alletsimento italiano curato da Lucia Pietroiusti. 
Obiettivo: restituire al pubblico una profonda riflessione sulla crisi ambientale.
La spiaggia artificiale sarà formata da luci, architetture e musica, tra cui i villeggianti in costumi colorati sono stesi gli uni accanto alle altre sulla sabbia, mentre il pubblico osserva dall’alto, all’altezza del sole: nella calura di un eterno mezzogiorno, i personaggi iniziano a raccontare le proprie storie. Micronarrazioni frivole cedono il passo ad argomenti di più ampio respiro, che crescono fino a diventare una sinfonia globale, un coro umano che gradualmente diventa consapevole del cambiamento climatico antropogenico su scala planetaria.
L’ansia e la spossatezza si manifestano con gradualità e facilità, come una canzone pop nell’ultimo giorno della Terra.
Sun & Sea si preoccupa di cosa accade quando la specie umana continua sistematicamente a non riconoscere le minacce e le urgenze di cui essa stessa è causa, se non quando i loro effetti, distribuiti in modo diseguale sul pianeta, non appaiono direttamente davanti agli occhi.
«Immaginate una spiaggia – spiega la curatrice Lucia Pietroiusti – con voi inclusi, o meglio, mentre la osservate dall’alto – il sole cocente, creme solari e costumi da bagno vivaci, palme e gambe sudate. Il ritmo musicale delle onde sui frangenti, un suono rassicurante (su questa particolare spiaggia, non altrove). Il fruscio delle buste di plastica che volteggiano nell’aria, il loro galleggiare silenziose, come meduse, sotto il pelo dell’acqua. Il rombo di un vulcano, o di un aereo, o di un motoscafo. Poi un coro di canzoni: canzoni di tutti i giorni, canzoni sulla noia e sulla preoccupazione, canzoni sul nulla assoluto. E sotto di loro: il lento cigolio di una Terra esausta, un rantolo».
Mercoledì, dalle 12, la stessa Pietroiusti modererà un incontro con la regista e la compositrice creatrici dell’opera. 
Info: www.teatrodiroma.net
METRO
 
 
 
 
 

21 Giugno 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo