Savoretti: «Europiana album che celebra la libertà»

MUSICA «Europiana è un viaggio mentale compiuto durante il lockdown che mi ha dato modo di riflettere sulla bellezza della musica europea degli ultimi 50 anni». Così Jack Savoretti presenta il suo lavoro Europiana (11 tracce registrate nei celebri studi di Abbey Road), in uscita il 25 giugno.
A due anni dal successo di Singing to strangers, il disco è anticipato dal singolo Who’s Hurting Who feat. Nile Rodgers «Perché Nile? La musica europea – spiega il cantautore – deve molto a lui, che ha suonato con tanti artisti anche italiani. La disco è volata dagli Usa e atterrata in Europa e influenzato i cantautori, vedi Battisti, gli Abba, Iglesias. L’incontro-scontro tra la disco e il cantautorato del vecchio mondo è il senso del mio ultimo progetto: ascoltandolo viene in mente il viaggio in vespa, il mare, il sale sulla pelle d’estate…».
La genesi dell’album?
«Non lo avrei mai fatto se non ci fosse stata la pandemia. Come tutti, mi sono ritrovato in casa e senza possibilità di viaggiare con la famiglia. Solo noi, giù le maschere e le divise da lavoro. Io e mia moglie ci siamo ricordati chi eravamo quando ci siamo incontrati 15 anni fa. Tutto è partito da lì. Sentendo l’angoscia dei miei tre figli (di 10 anni, 6 anni e tre mesi), ho cercato di organizzare degli eventi ogni venerdì per distrarli: ho suonato con loro Battisti, Patty Pravo, Iglesias per fare una colonna sonora allegra di un’estate che non potevano vivere fuori. Da lì ho riflettuto sulla bellezza della musica europea».
Gli Eurovison Contest secondo Savoretti.
«Non rappresentano la musica europea ma la tv. Con Europiana volevo celebrarne la libertà».
L’obiettivo di Europiana?
«Un album fatto perché la gente si senta bene. Spero sia la colonna sonora di questa estate piena di alti e bassi». 
Il suo rapporto con il Mediterraneo.
«Nella mia nostalgia, i miei ricordi sono legati alle vacanze al mare da ragazzo o con i miei figli sul Mediterraneo». 
La verità secondo Jack.
«La verità la trovo solo nella musica e nelle emozioni che mi dà e che non riesco a trattenere ascoltando un pezzo o scrivendolo. Se voglio sapere come sto vado al piano, prendo la chitarra o schiaccio play. Con la musica dico la verità, la mia, ovvio!».
E oggi come va? Cosa vede guardandosi allo specchio?
«Basta ascoltare Europiana per scoprirlo: lì mi metto a nudo senza paura!».
Quanto le manca la dimensione live?
«Moltissimo. Abbiamo fissato un tour per il 2022 che partirà proprio dall’Italia. Qui in Inghilterra avevamo diversi festival per l’estate ma non sappiamo come andrà a finire, viste le nuove varianti Covid che cambiano i programmi. Speriamo comunque di fare qualcosa in Italia già a settembre per dare un assaggio del mio ultimo lavoro: ma non voglio annunciare date che poi potrebbero essere rinviate. Meglio aggiornarci più in là!».
 
 
ORIETTA CICCHINELLI