Saman, sms della madre per farla tornare a casa

«Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu». Questo il testo dell’sms che Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas – scomparsa dal 30 aprile da Novellara (Reggio Emilia) e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia – avrebbe inviato alla figlia diciottenne per spingerla a tornare a casa lasciando la comunità protetta dove si trovava. A quanto riporta oggi la Gazzetta di Reggio, il messaggio risalirebbe a dicembre scorso (periodo in cui la ragazza si trovava nella comunità protetta dopo aver denunciato i genitori che volevano obbligarla a un matrimonio combinato). Il messaggio, secondo il quotidiano locale, avrebbe tratto in inganno Saman, tornata a casa dalla comunità protetta il 22 aprile.
Intanto non si fermano le ricerche della ragazza. A Novellara gli inquirenti si stanno concentrando nei terreni dietro l’abitazione della famiglia, con carotaggi all’interno delle numerose serre.
Sul fronte delle indagini la madre della ragazza è indagata assieme al padre (sono latitanti e potrebbero essere già in Pakistan) per omicidio premeditato in concorso insieme allo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, e ai cugini Nomanulhaq (latitante, si presume in Europa, con lo zio) e Ikram Ijaz, ora in carcere a Reggio Emilia, unico arrestato dopo essere stato fermato in Francia il 28 maggio scorso.
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