Per le frasi razziste Arnautovic a rischio stangata
CALCIO L’Uefa ha aperto un’inchiesta sulle frasi offensive e razziste del calciatore austriaco Marko Arnautovic pronunciate nei confronti del giocatore macedone Ezgjan Alioski dopo aver realizzato un gol nel corso della partita di domenica scorsa tra Austria e Macedonia del Nord. Nei confronti di Arnautovic, 32 anni di origini serbe, nel 2009 per una stagione all’Inter e da due stagioni attaccane del Shanghai, ora l’Uefa potrebbe applicare la pesante sanzione della squalifica (fino ad un massimo di 10 giornate). Il pronunciamento è atteso domani. Gli austriaci, impostisi per 3 a 1 (terza rete firmata appunto da Arnautovic), avevano ottenuto la prima storica vittoria in una fase finale dell’Europeo. Al termine della partita il giocatore austriaco si è scusato ma alla federazione macedone le scuse non sono bastate e ha inviato una lettera ufficiale alla federazione europea chiedendo una «punizione severa» nei confronti di Arnautovic. Diversi media avevano parlato di insulti al difensore del Leeds Ezgjan Alioski, con riferimenti alle sue origini albanesi. Le riprese televisive mostrano il compagno di squadra David Alaba che cerca di farlo tacere, mentre i giocatori austriaci festeggiano il gol.
«In conformità con l’articolo 31 (4) del Regolamento Disciplinare Uefa, un ispettore etico e disciplinare è stato nominato per condurre un’indagine sull’incidente che ha coinvolto il giocatore Marko Arnautovic che si è verificato durante la partita della fase a gironi del Campionato Europeo 2020 tra le squadre nazionali dell’Austria e della Macedonia del Nord il 13 giugno 2021», ha scritto la Uefa. Il calciatore austriaco l’indomani della partita ha affermato, «non sono razzista e non lo sarò mai, mi dispiace per tutte le persone che si sono sentite offese: dimentichiamo tutto questo, non fa parte del calcio». Scuse che potrebbero non bastare e che potrebbero costargli caro.
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