made in italy
7:20 pm, 15 Giugno 21 calendario

Dazi, la pace tra Ue e Usa sblocca l’export italiano

Di: Redazione Metronews
condividi

BRUXELLES Con l’accordo tra l’Unione Europea e gli Usa del nuovo presidente Joe Biden – che ha messo fine alla disputa sulle controversie Airbus-Boeing per i prossimi 5 anni – arriva lo stop ai dazi aggiuntivi statunitensi che avevano colpito le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore stimato da Coldiretti in almeno mezzo miliardo di euro. La mannaia aveva preso di mira prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina e Provolone, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello. «Gli Usa – ha ricordato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato fuori dai confini comunitari per un valore di 4,9 miliardi in cibi e bevande nel 2020».
Chiusa controversia lunga 17 anni
Una tregua di cinque anni in vista di una soluzione definitiva: niente più dazi tra Stati Uniti e Unione europeo nella disputa Airbus-Boeing che andava avanti da 17 anni. Ora si collabora per affrontare insieme un nemico più agguerrito: la Cina. L’accordo storico è stato annunciato in occasione del summit Ue-Usa a Bruxelles, con la presenza del presidente americano, Joe Biden, che non ha lesinato nel riaffermare le sue buone volontà con l’alleato ritrovato. «La prima volta che ci sentimmo al telefono io e il presidente Biden decidemmo che avremmo risolto questo problema. E ora lo abbiamo fatto», ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Questo accordo apre un nuovo capitolo nella nostra relazione perchè stiamo passando dal contenzioso alla cooperazione nel settore aeronautico, dopo 17 anni di controversie», ha evidenziato von der Leyen. 
“Insieme contro la Cina”
Per Biden si tratta di «un importante passo» ma soprattutto di un’azione contro la Cina. «Abbiamo concordato di lavorare insieme per sfidare e contrastare le pratiche non commerciali della Cina nel settore (aerospaziale), che danno alle aziende cinesi un vantaggio sleale», ha commentato. Washington e Bruxelles si sono sfidate dal 2004 davanti al Wto sugli aiuti pubblici illegali pagati ai loro rispettivi produttori di aerei. Sotto l’amministrazione Trump, Washington è stata autorizzata nell’ottobre 2019 a imporre dazi su quasi 6,8 miliardi di euro di beni e servizi europei importati ogni anno, fino al 25% per vini e liquori e fino al 15% per gli aerei Airbus. L’Ue è stata autorizzato a contromisure per 4 miliardi di euro. 
“Tempo di collaborare”
«E’ stata una delle controversie più lunghe e costose nella storia del Wto, ed entrambe le parti hanno dimostrato che anche le controversie apparentemente più intrattabili possono essere risolte», ha affermato la direttore generale del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala. Ora però il nemico è un altro. Washington e Bruxelles guardano a Oriente. «Per almeno 20 anni, ci siamo combattuti tra le nostre industrie mentre altri approfittavano delle opportunità per lanciare le proprie industre. Ciò che è importante in questo accordo è che smettiamo di lottare tra noi e collaboriamo invece contro le economie non di mercato». Ha dichiarato la rappresentante Usa per il commercio, Kathrine Tai. «La collaborazione sulla Cina è un momento cruciale nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Ue nel settore aereo; collaboreremo nelle sfide che condividiamo, che riguardano la concorrenza alle industrie di entrambi», ha spiegato. «Vogliamo delle regole chiare che valgano a livello globale, non solo per Airbus e Boeing», ha confermato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.
METRO
 

15 Giugno 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo