MaTeMù
1:03 pm, 10 Giugno 21 calendario

MaTeMù, una canzone “Come Te”

Di: Redazione Metronews
condividi

MUSICA Esce il 15 giugno “Come Te” brano realizzato dai ragazzi e le ragazze di MaTeMù, lo Spazio Giovani e Scuola d’Arti creato e gestito dal Cies Onlus dal 2010, in collaborazione con il Municipio Roma I, un luogo di incontro e produzione artistica e culturale, dove giovani di tutte le culture e provenienze possono esprimere la propria creatività e trovare sostegno, in uno spazio di inclusione che è una fucina di idee e iniziative.
Il brano, oltre a esprimere la creatività e l’impegno dei ragazzi che frequentano lo spazio, ha anche un secondo obiettivo, quello di riuscire a reperire le risorse necessarie per produrre il disco di esordio della MaTeMusik band. “Aiutateci a realizzare un sogno”, dice Claudio Bruno, il bassista della band. L’uscita del singolo “Come Te” infatti, lancia anche una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso che ha come obiettivo quello di riuscire a realizzare il primo disco della MaTeMusik band & crew, che prenderà proprio il nome del singolo: “Come Te”. Il link:  https://www.cies.it/come-te-crowdfunding
Ad accompagnare e arricchire l’uscita del brano il videoclip realizzato da Andrea Segre che così racconta i giorni di riprese: “Da MaTeMù le idee escono anche se non vuoi. Con le parole, con i corpi, con gli sguardi, con le vite. Ho semplicemente avuto l’onore di poterle ascoltare e farmi trascinare in una danza collettiva tra silenzio e follia, tra pensiero e libertà, tra solitudine e gruppo. Così è nato questo video clip, questo nostro video clip. Le scene sono state girate a Roma, tra il Circo Massimo, Colle Oppio, Torpignattara e il Parco degli Acquedotti.
Il tema principale di “Come te” è quello del rapporto che ognuno di noi ha con la propria parte irrazionale fatta di luci e ombre, che ci spaventa ma allo stesso tempo ci consola perché ci fa sentire vivi. Il testo del brano è costruito come un dialogo tra due persone, due ragazzi: uno dei due, di fronte all’imbarazzo dell’altro nel rivelare la sua parte più intima, lo rassicura dicendogli “succede anche a me”,“come te” io provo gli stessi sentimenti ed emozioni. Un dialogo intimo, in un momento di quotidianità che poi diventa un’apertura vitale, energica e solidale.
Dal punto di vista musicale, nell’armonia e nel tipo di andamento ritmico, il brano vuole essere un richiamo alla Black Music in generale. La sua natura è determinata dal fatto che nasce come finale del concerto/spettacolo “Bestiaccia” in cui aveva una funzione di “grande coro finale”, quasi un Gospel un inno alla comunità, una sorta di festa in cui ci si ritrova tutti uniti, come esseri umani, nel bene e nel male, con le nostre Bestiacce dentro con cui fare i conti.
 
 
 
METRO 
 

10 Giugno 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA