Narni Città Teatro
1:00 pm, 7 Giugno 21 calendario

Narni Città Teatro tre giorni di eventi

Di: Redazione Metronews
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FESTIVAL Da venerdì 18 a domenica 20 giugno, quindici eventi tra prosa, danza, circo, performance, mostre, musica, spettacoli e installazioni animeranno, coloreranno e abiteranno i vicoli e il centro storico narnese, portando un trionfo di arte, poesia, bellezza, con importanti nomi della scena italiana e internazionale, e anteprime assolute.
Lo spettacolo dal vivo tornerà, dunque, a illuminare i palcoscenici del Teatro Comunale Manini e l’Auditorium Bortolotti, per poi spostarsi all’aperto, a Piazza dei Priori, al Chiostro di Sant’Agostino, all’Ala Diruta (ex Refettorio Sant’Agostino), con un appuntamento nella frazione di Stifone, in cui prenderanno corpo eventi di prosa, danza, musica, performance e arti visive per tre intere giornate.
Una seconda edizione scandita dalla voglia di ripartire, rinascere e rialzarsi, come sottolinea l’Assessore alla Cultura Lorenzo Lucarelli, ”Siamo felicissimi che gli eventi narnesi ripartano proprio con Narni Città Teatro, che aveva chiuso gli appuntamenti dal vivo lo scorso ottobre. Siamo orgogliosi di ripartire dal teatro e dallo spettacolo dal vivo, con un Festival di altissima qualità, come dimostra il ricco programma. Il settore dello spettacolo è quello che più di altri è stato colpito dalle restrizioni anti Covid. Narni riparte dall’arte, strumento prezioso ed essenziale per rilanciare l’economia post pandemia.”
Evento simbolo del Festival sarà “Look”, una performance inedita nella spettacolare cornice di Stifone il 18 giugno, che unisce nuoto sincronizzato, musica e danza, con la Movin’Beat Company di Antonella Perazzo, la presenza di Francesco Montanari e la partecipazione straordinaria di Manila Flamini, campionessa del mondo e capitana della nazionale italiana di nuoto sincronizzato, per lasciare poi spazio a “Cazacu’s fontane danzanti- La danza dell’acqua e del fuoco”, di e con Luana Cazacu, uno spettacolo suggestivo, affermato a livello sia nazionale che internazionale, in cui tutto si trasforma per offrire uno splendido piacere visivo e musicale con 2.113 zampilli, 95 luci di colore subacquee, 54 pompe, 1.073 effetti coreografici, che renderanno magica Piazza dei Priori. Seguirà al Teatro Manini, in anteprima assoluta per il festival, il nuovo atteso show di Giorgio Montanini.
Grande attesa per “Cadute necessarie” l’evento all’alba 19 giugno, che, dopo il successo di Moni Ovadia nella precedente edizione, passa il testimone ad Ascanio Celestini, in scena alle ore 05.00, all’Ala Diruta (Ex Refettorio Sant’Agostino). Da non perdere nella stessa giornata, l’inedita intervista di Francesco Montanari al rapper e cantante Clementino, il quale offrirà uno sguardo sulla sua Napoli e sulla sua arte. La curiosità cresce per “Non esistono piccole donne” di Johannes Bückler, diretto da Susy Laude, con Camilla Filippi e la voce di Francesco Montanari, all’Auditorium Bortolotti: una Spoon River, fatta di storie originali di donne che hanno segnato il proprio tempo, a volte da eroine, altre da vittime, quasi sempre accantonate nella memoria comune per lasciar posto agli uomini.
Al Teatro Manini sempre il 19 giugno, si potrà incontrare da vicino il caleidoscopio di personaggi e il microcosmo di “Pitecus” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
Il 20 giugno, il vincitore della Biennale Teatro 2020, Leonardo Manzan, trascinerà il pubblico dell’Auditorium Bortolotti in una realtà visuale immersiva a 360° con “It’s app to you”, il primo videogioco a teatro. Non mancherà un omaggio a Dante, in occasione dei settecento anni dalla sua scomparsa, con la Lectura “Dante e…”. Stefano Sabelli interpreta il Sommo Poeta, coadiuvato dalle esecuzioni per campane di Giulio Costanzo, maestro di Percussioni del Conservatorio di Campobasso, con la partecipazione straordinaria di Ettore Marinelli, che realizzerà live una scultura ispirata all’universo dantesco.
Per i più piccoli e non solo, il pomeriggio del 19 giugno, appuntamento con “Piccola strega”, una fiaba scura in forma di teatro che indaga le grandi risorse di intelligenza e immaginazione dei bambini per uscire da situazioni difficili, aiutarsi, aiutare, crescere, attraverso le voci di Giulia Zeetti e Alessandra Comparozzi.
Teatro, cultura, ma anche divertimento e umorismo con “Cabaret bipolar”, della Compagnia Circo Bipolar, che abbraccerà Piazza dei Priori con un mix di circo e teatro di strada, e arte con la mostra dedicata al centenario del Teatro Nazionale Slovacco, THEATRE.SK, in collaborazione con l’Ente Teatrale Slovacco.
Ampio spazio sarà dedicato alla musica e alla danza. Al Teatro Manini il 18 giugno, andrà in scena “Enola” con coreografia della performer Eliška Brtnická, realizzato con il contributo del Centro Ceco di Roma e ispirato al tema degli hibakusha, sopravvissuti all’attacco della bomba di Hiroshima. A Piazza dei Priori il 20 giugno, una tromba, un sax e una chitarra elettrica incontreranno i piedi di una ballerina di tip tap in “Variazioni di tip tap” con Elisabetta Ventura e la voce narrante di Alessio Rizzitiello.
La ricchissima tre giorni chiude al Teatro Manini con “The Wall”, un cineconcerto, un “movie version” che gli YOUNG LUST dedicano a “The Wall” dei Pink Floyd, l’album più venduto degli anni Settanta e il terzo di tutti i tempi.
Il sentimento di rinascita, dopo mesi di stasi e immobilismo, in seguito ad una imprevedibile e inevitabile caduta, è dunque preponderante in questa edizione intitolata proprio “Cadute necessarie”: «È necessario cadere? Sì, per ritrovarsi, ma non in quello che siamo, ma in quello che, con gli altri, possiamo essere, in quello che con gli altri possiamo costruire, dire, fare. La necessità, quella più profonda, quel gesto interno che muove tutte le nostre azioni, che smuove il nostro coraggio, che rende materia stessa i sogni che ci portiamo dentro è la caduta, è cadere negli occhi degli altri, è cadere in un libro, in una poesia, in una nota, in un verso. Cadere perché è necessario volare, allora? E se la sospensione, quell’impercettibile momento subito dopo che ci si è lanciati, quell’istante sospeso in aria, nel vuoto, quel volare per un istante, se fosse quella la necessità che cerchiamo, continuamente? Il miracolo di un uomo che vola. E se quel miracolo, se quell’impossibile momento, incredibile, seppur consequenziale al lancio e precedente allo schianto, se in quella sospensione noi ritrovassimo noi stessi? Proprio come ci ritroviamo in una poesia, in una nota, in un quadro. E allora cadere diventa necessario, rischiare ogni giorno è necessario, anche schiantarsi, sì, è necessario, perché solo così possiamo mettere in atto il più bello dei versi, la più grande delle opere: la nostra vita – sottolineano i direttori artistici Davide Sacco e Francesco Montanari – Questo festival è dedicato a chi si lascia cadere, a chi inclina quanto basta il piano della vita, per rischiare di cadere giù e rimanere così sospeso, in quello spazio invisibile tra il cuore e l’anima, dove abitano i sogni, dove, nonostante tutto, continuerà ad abitare l’arte».
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7 Giugno 2021
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