INTERVISTA
5:00 am, 4 Giugno 21 calendario

La bellezza delle donne nel racconto di Sabina

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA «La mia vita è sempre stata uno slalom. Sono abituata a cambiare direzione in corsa». L’entusiamo e l’emozione di Sabina Stilo sono  palpabili e traspaiono  da ogni sua parola: da lunedì condurrà in seconda serata su Raidue il programma “Belle così”, tre puntate in cui 9 protagoniste del nostro tempo si raccontano a cuore aperto tra avversità superate, sfide per il futuro e legami con le proprie radici. 
Questo programma sancisce il suo ritorno in tv, dopo anni di teatro e radio. 
«Per me si è trattato di un regalo inaspettato. La gioia  è stata davvero grande: “Belle così”è un racconto itinerante, che oltre alle interviste effettuate nei luoghi cari alle protagoniste, si arricchisce di immagini e filmati di repertorio, animazioni e tante testimonianze di amici, colleghi e parenti, oltre che di contributi video con i pensieri di tante bambine e ragazze chiamate a raccontare la loro idea di donna e di futuro nel linguaggio del self-tape». 
Come avete scelto le protagoniste?
«Volevamo un racconto sfaccettato e moderno dell’Italia al femminile, nove donne  che si sono distinte ciascuna nel proprio settore, allo sport alla politica, dall’arte alla cultura all’imprenditoria. Nella prima puntata il tema è il superamento delle “avversità”, con le storie di Emma Bonino, dell’atleta paralimpica Giusy Versace e dell’imprenditrice sociale Nicoletta Cosentino, donne che hanno saputo reagire alle difficoltà  e le cui storie possono essere un simbolo soprattutto per le nuove generazion». 
Che esperienza è stata?
«Mi ha arricchito molto, anche perché sono andata a intervistare le protagoniste nelle loro terre. Un’esperienza che è arrivata in un periodo come quello della pandemia, in cui muoverci da un parte all’altra dell’Italia è stato molto complicato, ma mi ha anche consentito di godere appieno dei luoghi visitati, senza caos, senza folle. Ho potuto dedicarmi totalmente all’ascolto  delle storie, senza giudicare. E le donne si sono davvero aperte con me. Ho davvero avuto la gioia di conoscere persone nuove e abbiamo voluto raccontarle in un modo diverso. Il risultato è quasi un  film sulla loro vita».
La terza puntata è dedicata alle nuove generazioni. Che cosa l’ha colpita delle giovani donne che ha intervistato?
«Sì, abbiamo incontrato le “nuove generazioni” con i racconti di giovani donne talentuose che stanno costruendo il loro futuro: la ginnasta Carlotta Ferlito, l’attrice e cantautrice Margherita Vicario, la rapper Chadia Rodriguez. Sono rimasta impressionata dalla determinazione e dalla sicurezza che queste ragazze hanno raggiunto. Sono molto consapevoli del loro valore e delle proprie potenzialità. Certo, hanno anche delle grandi responsabilità nei confronti dei coetanei, visto che sono molto attive sui social». 
Come si pone nei confronti della cultura mediatica che stabilisce canoni estetici che spesso mettono in crisi le giovani donne?
«Certo, oggi è più difficile vivere l’imperfezione, accettare i propri limiti e vivere serenamente il confronto con i modelli irraggiungibili che i social ci propinano quotidianamente.  Ma quello in cui credo fortemente  e che cerco di trasmettere alle mie figlie è che le insicurezze  si superano con lo studio, con la gioia della conoscenza e della preparazione». 
Cosa invece rimprovera alle donne di oggi?
«Devo dire che guardando alla nostra società, in cui tutto muta molto velocemente, quello che non dovrebbe mai mancare è la stabilità emotiva. Nelle famiglie, soprattutto dove ci sono bambini, la donna, la mamma deve essere un punto fermo. Bisogna essere davvero presenti con i figli. Che non vuol dire rinunciare alla propria soddisfazione personale». 
VALERIA BOBBI

4 Giugno 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo