Covid
5:58 pm, 3 Giugno 21 calendario

Ristoranti in zona bianca Al chiuso 6 commensali

Di: Redazione Metronews
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ROMA.Tetto massimo di 6 persone per tavolo al chiuso e nessun limite all’aperto nei ristoranti in zona bianca: è questo il punto di caduta nella trattativa Governo-Regioni. La proposta delle Regioni prevedeva un numero di commensali più alto (8).  Una restrizione, quest’ultima, che potrebbe cadere il 21 giugno quando scomparirà anche il coprifuoco.  Per la zona gialla resta il limite attuale di 4 persone, sia all’aperto sia al chiuso. Il numero di sei persone allo stesso tavolo, in zona bianca, si potrà superare in caso si tratti di due nuclei familiari. 
Si è chiuso in questo modo il confronto per cercare la quadra sulla possibilità di allentare le maglie delle restrizioni per i ristoranti all’aperto in zona bianca ma anche di prevedere che al chiuso, allo stesso tavolo, potessero sedersi più di quattro persone.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, che qualche giorno fa aveva sposato l’interpretazione restrittiva delle norme dell’ultimo Dpcm, ha dovuto quindi cedere alle proteste dei ristoratori ed alle Regioni. Posizione a cui sono stati contrari i sottosegretari alla Salute Costa e Sileri.  Il presidente della conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, avrebbe invece «rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle impegnandosi a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale. Quello trovato oggi sul tetto a 6 persone al chiuso è dunque un compromesso, forse il migliore possibile.  
Contro il limite dei 4 posti
«Il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti? Un’assurdità! I numeri della pandemia calano in tutto il Paese, si svuotano gli ospedali: ogni limitazione delle libertà adesso è fuori luogo e priva di fondamenti scientifici. Usciamo dalla narrazione dell’emergenza ed entriamo in quella della ripartenza», aveva già scritto su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Veneto, Luca Zaia. 
 
L’Italia che cambia colore
Con i dati di ieri, e le relative incidenze, sempre più Regioni si avviano a cambiare colore, dal giallo al bianco e ancora una volta sarà la Cabina di regia a pronunciarsi. Saranno ancora tutte gialle, tranne tre: dopo Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia, dal 7 giugno andranno in bianco grazie a un’incidenza da tre settimane sotto quota 50 casi per centomila abitanti al livello di rischio basso e ai carichi ospedalieri ai minimi Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. Il 14 giugno sarà invece la volta di altre 6 regioni, se l’andamento rimarrà costante: Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Dal 21 giugno, invece, potrebbe toccare ad altre sette Regioni: ma saranno i monitoraggi a decidere. 

3 Giugno 2021
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