Ilide Carmignani
4:21 pm, 2 Giugno 21 calendario

«Vi racconto Sepulveda con cui ho spezzato il pane»

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA Luis Sepulveda ha speso tutta la vita a dare voce a chi non aveva voce. Ma non aveva mai raccontato la sua esistenza straordinaria. Adesso che non c’è piu – è scomparso per Covid un anno fa – questa vita è narrata in “Storia di Luis Sepulveda e del suo gatto Zorba” (Salani, p. 203, euro. 14,90) di Ilide Carmignani, traduttrice italiana di tutti i suoi libri. Un libro realizzato con la collaborazione della moglie di Sepulveda, Carmen Yanez, che all’inizio dedica una poesia al marito. 
Ilide Carmignani, Sepulveda ha vissuto una vita avventurosa. È stato addirittura in prigione durante la dittatura di Pinochet in Cile. E poi esule prima in America Latina, fino ad arrivare in Europa. Ma non ha mai scritto una biografia. Come mai ha sentito questa esigenza?
«Quando è mancato erano 26 anni che giravo le scuole raccontandolo ai ragazzi. La cosa importante per me, proprio per il lavoro che avevo svolto in questi anni, era renderlo accessibile ai più giovani in una forma di racconto che assomiglia a una favola anche se tutti i fatti narrati sono veri».
In questo libro si racconta la sua storia d’amore con  Carmen Yanez, che Sepulveda sposerà due volte, ma lei ha cercato anche di riportare tutte le sue grandi battaglie: oltre all’impegno politico, le lotte a fianco degli ecologisti.
«Nel libro, come narratore, torna il gatto della gabbianella che ha gli stessi ideali di Sepulveda, l’umano piu famoso e amato dagli animali: libertà fratellanza e uguaglianza. E anche una gatta, personaggio femminile che sviluppa il tema, tanto caro, dell’ecologia». 
Lei lo ha conosciuto benissimo anche perché ha tradotto, sin dai primi anni ‘90, tutti i suoi libri, compresi successi mondiali come “La Gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”. Che rapporto c’era tra di voi?
«Posso dire di essere stata onorata dall’avere un rapporto personale e speciale con lui che mi ha voluto conoscere sin dal primo libro tradotto. “Compagnera” mi chiamava Luis, Lucio per gli amici, Perché mi diceva “Chi traduce il tuo libro è uno che ha spezzato il pane con te, un compagno”». 
ANTONELLA FIORI

2 Giugno 2021
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