Fisco
3:12 pm, 28 Maggio 21 calendario

“Troppe tasse sui redditi di dipendenti e pensionati”

Di: Redazione Metronews
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Il prelievo fiscale “é concentrato sui redditi da lavoro dipendente e pensione, piuttosto sbilanciato sui redditi medi e con andamenti irregolari e distorsivi delle aliquote marginali effettive”. Lo rileva la Corte dei Conti nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2021 sottolineando che “il declino del peso dei redditi da lavoro sul Pil, la persistente e significativa evasione e il proliferare di trattamenti tributari differenziati contribuiscono a mettere in dubbio che si possa ancora parlare di prelievo generale sui redditi”.
“Le ipotesi di revisione dell’Irpef – spiega la Corte – rispondono a un crescente livello di insoddisfazione, dovuto alla progressiva erosione del concetto di imposta onnicomprensiva personale e progressiva, in favore di una modalità di tassazione caratterizzata, invece, da numerose eccezioni, tra le quali un peso rilevante assume la cedolarizzazione dei redditi finanziari, fondiari e dei redditi delle imprese minori”.  Per i magistrati contabili, “si tratta di valutare se sia più verosimile assecondare la tendenza alla cedolarizzazione già in atto, verso un modello duale con l’applicazione di un’imposta proporzionale e reale su tutti i redditi da capitale e dell’imposta progressiva sui soli redditi da lavoro; o se sia più credibile ed efficace ricondurre a progressività tutto ciò che può rientrarvi, riassegnando all’Irpef un carattere almeno di semi-comprensività”.
Nel primo caso, osserva la Corte, “si risponderebbe alle sollecitazioni verso una limitazione del prelievo sulle basi imponibili più mobili e una semplificazione degli adempimenti attraverso prelievi cedolari. Si confermerebbe tuttavia la violazione dell’equità orizzontale, già presente nell’attuale ordinamento, per la quale redditi dello stesso importo, ma di diversa natura, sarebbero tassati con aliquote diverse. Nel secondo caso, l’Irpef riassumerebbe un carattere di maggiore generalità”.
Tuttavia, secondo i magistrati contabili, “un’ipotesi di recupero della nozione di reddito onnicomprensivo richiede di confrontarsi con temi che aprirono difficoltà già ai tempi della riforma. Particolarmente pronunciate nel caso dei redditi da capitale finanziario, potrebbero essere però superate nel caso degli altri redditi, dando luogo a un modello intermedio di semi-comprensività nel quale gli obiettivi di progressività e onnicomprensività non sarebbero sacrificati fortemente come nel modello duale”.

28 Maggio 2021
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