Cinema Roma
11:30 am, 27 Maggio 21 calendario

L’Asian Film Festival al cinema Farnese

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ventotto lungometraggi e due cortometraggi provenienti da indici paesi dell’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina, Filippine, Hong Kong, Taiwan, Indonesia, Malesia, Thailandia, Vietnam e Singapore), con cinque anteprime internazionali, sei anteprime europee e numerose anteprime italiane. 
Dal 17 al 23 giugno al cinema Farnese si svolgerà la 18esima edizione dell’Asian Film Festival,  la vetrina sul miglior cinema d’autore dei paesi dell’Estremo Oriente. Quest’anno l’edizione in sicurezza dedica duee giornate-evento alla Corea e al Vietnam.
Il film di apertura sarà Wife of a Spy di Kiyoshi Kurosawa, già vincitore del Leone d’Argento all’ultimo festival di Venezia. Tra gli altri film in arrivo dal Giappone, ci saranno gli stranianti, divertenti e “contaminati” Dancing Mary di Sabu e Red Post on Escher Street di Sion Sono oltre al più autoriale Under the Stars di Tatsushi Ohmori.
Sabato 19 giugno spazio al secondo Korean Day – una giornata interamente dedicata al cinema sudcoreano in cui vengono presentati quattro lungometraggi e un corto, in collaborazione con l’Istituto di Cultura Coreano di Roma. Dallo sguardo impertinente e autoriale dell’Hong Sang-soo di The Woman Who Ran si passa alla commedia sentimentale amara Our Joyful Summer Days  passando per l’osservazione delle tradizioni delle pescatrici dell’isola di Jeju in Everglow e al noir al femminile Go Back della regista indipendente Seo Eun-young.
Dalla Corea al Vietnam con un giorno dedicato alla proiezione di quattro lungometraggi in anteprima assoluta. Si passa da Dad I’m Sorry, commedia generazionale, e Blood Moon Party, nuovo inaspettato remake di Perfetti sconosciuti, all’horror Home Sweet Home e a Rom. 
Dalla Cina arrivano gli spiazzanti e abbacinanti The Waste Land e Sons of Happiness, firmati da registi esordienti che dimostrano una grande maturità e uno sguardo forte e riconoscibile. Spazio anche a Mosaic Portrait, ritratto di un’adolescente vittima di un abuso.
Altri temi che percorrono il festival sono i difficili e complessi rapporti famigliari (il cinese Grey Fish, da Singapore Leaving Home, il malese Sometime, Sometime, Malu di Edmund Yeo, il filippino Tangpuan), il senso di perdita dovuto a problemi economici (Repossession), lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici dell’omnibus che attraversa cinque paesi Mekong 2030, seguendo il corso del fiume Mekong.
Completano il calendario del festival Genus Pan del maestro filippino Lav Diaz e l’anteprima europea dell’hongkonghese Stoma, film quasi biografico sul fotografo e regista prematuramente scomparso, Julian Lee.
Info: www.asianfilmfestival.info
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27 Maggio 2021
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