Il piccolo Eitan salvato dall’abbraccio del padre
La Comunità ebraica di Milano ha dato il via a una raccolta fondi per aiutare il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e ancora ricoverato a Torino, in prognosi riservata. Il bambino, 5 anni, frequentava la scuola della comunità, dove il padre Amit Biran, 30 anni, tirocinante in medicina alla clinica Maugeri, faceva il volontario. Lui e la moglie Tal Peleg, 27 anni, insieme al fratellino Tom di tre anni e ai nonni materni sono morti nell’incidente. I Biran avevano scelto l’Italia per il loro futuro e il futuro dei loro figli, in particolare Pavia dove Amit si stava laureando in medicina, Tal si stava specializzando in psicologia e dove vive anche la sorella di Amit Aia subito accorsa al capezzale di Eitan, che secondo alcune testimonianze sarebbe stato salvato dall’abbraccio del padre.
In tutto sono dieci su 14 delle vittime nell’incidente della funivia a Stresa che risiedevano in Lombardia. Oltre alla famiglia israeliana, nel Varesotto vivevano due coppie, una con un bambino. «Che una carezza del cielo» ha detto ieri l’arcivescovo di Milano Delpini, esprimendo il suo cordoglio.
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