mottarone
1:56 pm, 24 Maggio 21 calendario

“Capire perché il freno non ha funzionato”

Di: Redazione Metronews
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VERBANIA Un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni è stata aperta dalla Procura di Verbania per capire cosa sia successo sulla funivia del Mottatore.  L’impianto, revisionato nel 2016, era stato riaperto ieri, ma a 100 metri dalla vetta un cavo si è spezzato. Nella caduta sono morte 14 persone. Nove corpi sono stati ritrovati all’interno del relitto della cabina mentre altri cadaveri sono stati trovati all’esterno. 
Oltre alla rottura del cavo, l’inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina precipitata dalla funivia dello Stresa-Mottarone. «Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema – dice il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini -: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato». La mancata attivazione del freno, spiega Matteo Gasparin «ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno». 
Resta in condizioni gravi il bimbo di 5 anni, unico superstite di una famiglia israeliana. È  ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino. È intubato e sedato. Ieri è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la riduzione delle fratture. Non ce l’ha fatta, invece, l’altro bambino, che era stato trasportato d’urgenza nello stesso ospedale. 
A poche ore dalla tragedia il ministro Enrico Giovannini e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, insieme al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, parecipano al tavolo organizzato al Palacongressi di Stresa per fare il punto sull’incidente. “Questo non è un buongiorno, è un giorno triste“, ha detto il ministro durante la conferenza stampa al Palacongressi di Stresa sull’incidente alla funivia del Mottarone. “Il governo è impegnato anche a stare vicino alle vittime, in particolare al bambino sopravvissuto, che è stato già raggiunto da un familiare. Bisognerà stare vicini anche quando si spegneranno i riflettori”, ha aggiunto Giovannini.
La commissione del governo: al lavoro per conoscere le cause
“Il governo e tutte le istituzioni sono al lavoro per comprendere le cause di quanto accaduto, ma sono al lavoro anche per stare vicini alle famiglie”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini durante la conferenza stampa. “Il ministero già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura”, ha aggiunto. “È importante che tutti mettano a disposizione la documentazione ma soprattutto che ci sia uno spirito di collaborazione con le istituzioni, come abbiamo già visto”.
Dalla Cei, a Fontana e De Caro: le reazioni alla tragedia
“La tragedia della funivia sul Mottarone, ha colpito tantissimo la Lombardia, tantissime vittime sono nostri concittadini: una cosa su cui è davvero difficile fare qualunque tipo di commento”, ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando che il dramma è avvenuto nel “giorno in cui riaprivano per noi lombardi gli impianti a filo: sembrava un giorno di ripresa generale, invece è successa questa tragedia inaccettabile“. “Questa mattina la nostra città si sveglia più triste e con un grande peso sul cuore”, ha detto anche il sindaco di Bari,Antonio Decaro: fra le 14 vittime, infatti, c’è una coppia originaria di Bari: Roberta Pistolato, guardia medica, che proprio ieri festeggiava il suo 40esimo compleanno, e il marito Angelo Vito Gasbarro, 45. La coppia viveva a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. “Mentre si accertano le cause dell’incidente, Bari piange le vittime di queste giornate maledette, e si stringe con un abbraccio forte alle famiglie che in queste ore devono far fronte a un dolore immenso”, ha concluso Decaro.
I vescovi italiani, riuniti a Roma per la 74esima Assemblea Generale che verrà aperta oggi pomeriggio da Papa Francesco, esprimono la loro sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone e assicurano preghiere di suffragio per le quattordici vittime. È quanto si legge in una nota della Cei in cui i vescovi sotolineano di essere “profondamente colpiti da quanto avvenuto, si stringono al piccolo sopravvissuto e ai familiari delle vittime assicurando la vicinanza di tutta la Chiesa in Italia“

24 Maggio 2021
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