Fisco
5:53 pm, 20 Maggio 21 calendario

“Su tasse di successione” Ma Draghi gela l’idea Pd

Di: Redazione Metronews
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Una redistribuzione di risorse a favore della generazione Covid finanziata con un aumento della tassa di successione che toccherebbe le eredità milionarie, di fatto quelle dell’1% degli italiani. E’ l’obiettivo della proposta del Pd, anticipata dal segretario Enrico Letta, che assegna una dote di 10mila euro alla metà dei 18enni italiani.  Una proposta che però è stata gelata dl premier: “Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini, ma di darli. L’economia è ancora in recessione”, ha detto Mario Draghi in conferenza stampa sulla proposta del segretario Pd.  “Le domande” sulla riforma fiscale “troveranno risposte nei lavori in commissione” e comunque “il principio di progressività di cui ho parlato” nel discorso alle Camere “va preservato e lo riaffermo. La riforma fiscale deve contribuire alla crescita” e non contenere misure fiscali “restrittive”.  “La prima cosa che dare è disegnare un pacchetto di riforme coerenti tra loro che risponda a scopi di politica economica”. Insomma, niente riforme “a pezzettini”.
Inevitabilmente la proposta Letta ha sollevato un vespaio. “Quel genio di Letta lancia la tassa di successione, ma l’Italia non è Parigi,dove era abituato a cambiare champagne, le tasse se le tiene lui”, dice Matteo Salvini. “Oggi Draghi lo ha fermato come un grande libero, alla Baresi”, sottolinea Salvini.
“Bene Draghi sulla proposta di Letta sulla tassa di successione”, approva Giorgia Meloni ne riportando le parole “non è il momento di prendere i soldi ai cittadini, ma di darli. Meno tasse e burocrazia, più libertà d’impresa: questo serve all’Italia per rialzarsi e se il governo seguirà questa strada troverà il sostegno di FdI», aggiunge su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia.  
“Con Forza Italia al governo non ci saranno nè patrimoniale nè aumento della tassa di successione per finanziare una dote ai diciottenni. Considerare patrimoni da un milione di euro come ricchezze da espropriare riflette una concezione punitiva della proprietà privata che vorrebbe colpire risparmi di una vita lasciati ai figli. La proposta di Letta è irricevibile», dice il capogruppo FI al Senato, Anna Maria Bernini.
Ma critiche vengono a Letta anche da Italia Viva: “E’ assurdo pensare come fa il Pd di proporre una nuova tassa in un paese messo in ginocchio dalla pandemia. Altro che tassa di successione. “Mai pensato: non è il momento di prendere soldi dagli italiani, ma di darli” la risposta perfetta di Mario Draghi”, dice su Twitter il deputato di Italia Viva Luciano Nobili. 
E nello stesso Pd c’è chi non è convinto per niente.  Tra i gruppi parlamentari non mancano i mugugni. Base Riformista decide di non uscire con una dichiarazione d’area, ma alcuni esponenti non nascondono una certa «preoccupazione» davanti a una mossa che potrebbe «far apparire ancora il Pd come il partito delle tasse». Non solo: a scandagliare i deputati dem, c’è chi sottolinea «il rammarico per lo strappo consumato con Draghi» e lo «stupore per una scelta assunta senza consultare i gruppi». Esplicito il senatore Andrea Marcucci: «Sulla proposta di aumentare la tassa di successione condivido totalmente la risposta del presidente Draghi». 
 
Che cosa dice la proposta
La dote viene data sulla base dell’Isee famigliare e toccherebbe a chi oggi ha tra i 13 e i 17 anni, quella che lo stesso Letta ha definito “generazione Covid”. Il gruzzolo, però, dovrà essere speso per motivi specifici: formazione e istruzione; lavoro e piccola imprenditoria; casa e alloggio. Alla base di questo intervento redistributivo è prevista, appunto, una revisione in senso progressivo delle aliquote su successioni e donazioni superiori a 5 milioni, l’1% degli italiani. Una sorta di allineamento di questi parametri fiscali italiani a quelli Europei.
Oggi, infatti, dalle tasse di successione l’Italia incassa circa 800 milioni contro i 6 miliardi della Gran Bretagna, i 7 miliardi della Germania e i 14 miliardi della Francia. L’aliquota di tassazione per eredità o donazioni superiori a 5 milioni di euro tra genitori e figli, in Italia, è attualmente tra le più basse d’Europa, il 4%. In Germania è al 30%, in Spagna al 34%, in Gran Bretagna il 40%, in Francia il 45%. Numeri alla mano, secondo la proposta del Pd la dote arriverebbe ogni anno a circa 280mila ragazze e ragazzi: al 1 gennaio 2021 i 18enni erano 566.547 e a ricevere sarebbe il 50% di chi diventa maggiorenne, sulla base dell’Isee familiare. 
La proposta Pd prevede che la dote non sostituisca il diritto allo studio e il welfare studentesco, che i dem intendono anzi rafforzare. Il costo della misura è di circa 2,8 miliardi annui, finanziabili appunto tramite la revisione in senso progressivo delle aliquote sull’imposta sulle successioni e donazioni, mantenendo la franchigia di 1 milione di euro, e portando al 20% l’aliquota massima di tassazione per le eredità e le donazioni tra genitori e figli superiori a 5 milioni di euro. 

20 Maggio 2021
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