Classica Roma
10:41 am, 20 Maggio 21 calendario

Il Coro di Santa Cecilia sul palco con Rossini e Brahms

Di: Redazione Metronews
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CLASSICA Da Rossini a Brahms. Saranno due i concerti del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che tornerà sabato sul palco della Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica), diretto da Piero Monti. Nel primo appuntamento, alle 17, Un italiano a Parigi: Rossini & C., un viaggio tra le musiche di Rossini, Meyerbeer e Gounod; il secondo appuntamento, Vienna VS Budapest. Johannes Brahms, valzer e czarde, alle 19.30, sarà dedicato interamente a Brahms.
Alcuni dei brani del primo concerto fanno parte dei Péchés de vieillesse di Rossini (150 pezzi vocali e strumentali composti tra il 1857 e il 1868) e rappresentano uno spaccato della personalità umana e artistica del compositore, un ironico autoritratto di un uomo a cui la gloria aveva riservato i massimi onori, ma che si era consapevolmente ritratto dalla ribalta raccogliendo un suo personalissimo diario musicale.
Sono musiche destinate a un uso “domestico” e testimoniano il suo sguardo attento al mondo musicale circostante. La sua vena ironica si ritrova nei brani pianistici Un petit train de plaisir, la descrizione di un viaggio in treno con le sue fermate e il deragliamento fino a prefigurare il corso del destino delle anime dei viaggiatori, coem anche nel Petit Caprice (Style Offenbach) nel quale Rossini ironizza sulla fama “iettatoria” del collega Offenbach, che pure stimava ma al quale non perdonò di avere parodiato un coro dal suo Guillaume Tell. Nel Petit Caprice si richiede infatti all’esecutore di usare, a mo’ di corna, i soli indici e mignoli delle due mani.
Di tutt’altro tono è Quelques mesures de Chant Funèbre/A mon pauvre ami Meyerbeer nel quale Rossini rende omaggio al compositore, morto nel 1864, che era stato il suo più autentico continuatore e seguace. 
Nel programma anche altri due autori, protagonisti della scena musicale negli anni di residenza di Rossini a Parigi: di Meyerbeer si potrà ascoltare il Pater Noster per Coro e armonium e di Charles Gounod la Priére du soir già percorsa da un clima di suadente ispirazione romantica.
Nel secondo concerto, la vena per la musica popolare di Brahms nei Valzer op. 39, un omaggio al valzer e ai Ländler austro-tedeschi. Anche le Danze Ungheresi, per pianoforte a quattro mani, sono composizioni degli anni giovanili ispirate ad autentiche musiche zigane. I Liebeslieder-Walzer, canti d’amore in forma di valzer, sono caratterizzati da un clima sereno e festoso. Lo stesso clima che percorre gli Zigeunerlieder, ultimo omaggio del compositore al mondo popolare zigano, con ritmi puntati, armonie inattese e sonorità tese ad imitare il cymbalon.
Info: www.santacecilia.it
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20 Maggio 2021
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