ROMA CAPITALE
6:12 pm, 19 Maggio 21 calendario

Roma Capitale, Gelmini apre, Raggi risponde

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Nei principali Stati europei e in generale negli Stati federali e regionali, alla Capitale sono attribuiti poteri e condizioni di autonomia speciali. È arrivato il momento di riconoscerli anche a Roma, come avviene a Berlino, Washington, Madrid, Vienna o Bruxelles». Lo ha sottolineato la ministra degli Affari regionali e delle Autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera, rispondendo ad una interrogazione sulle iniziative volte a destinare risorse adeguate per i progetti relativi a Roma Capitale nell’ambito dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«In questa prospettiva – ha continuato l’esponente dell’esecutivo – è stata istituita presso il ministero per gli Affari Regionali una commissione di studio per analizzare gli scenari di riforma dell’ordinamento di Roma Capitale, a partire dall’imponente e qualificata attività svolta dalle Camere. Il lavoro della commissione, coordinata dal professor Francesco Saverio Marini e di cui fanno parte eminenti studiosi, non intende in alcun modo sostituire l’attività parlamentare, ma anzi aspira ad affiancarla, in spirito di leale collaborazione e di velocizzazione e fluidificazione del rapporto con il governo. Il primo atto della commissione appena istituita sarà quello di stabilire un canale di contatto e interlocuzione con il Parlamento, con la regione Lazio e con il comune di Roma».
Gelmini ha aggiunto: «Il governo condivide l’urgenza di interventi per Roma a partire dal tema dei finanziamenti, perché è di tutta evidenza che la Capitale svolge funzioni di interesse nazionale e rappresenta una cartina di tornasole della salute del nostro Stato, costituendo anche un veicolo per attrarre investimenti e progetti a livello internazionale. Senza considerare le tante specificità di Roma, che la rendono un unicum nel panorama mondiale, se non altro per l’immenso patrimonio storico che possiede e per essere la culla del cattolicesimo. Caratteristica quest’ultima – ha osservato la ministra – che assume ancora maggiore rilevanza per l’appuntamento del Giubileo 2025. Le sei missioni del Pnrr (transizione ecologica, infrastrutture, salute, digitalizzazione, istruzione e formazione, equità di genere e territoriale) investiranno anche la Capitale e sarà cura anche del dipartimento per gli Affari regionali e per le Autonomie e del governo, assicurare che i benefici del Piano si riflettano anche su Roma».
Sulla questione è intervenuta anche la sindaca Virginia Raggi, che in commissione Affari Costituzionali dove si sta discutendo la riforma dei poteri per Roma, ha dichiarato: «Serve uno status e una regolamentazione speciale per Roma Capitale, banalmente la riduzione degli assessorati in relazione alla diminuzione del numero di consiglieri capitolini dovuto, al tempo, all’istituzione dei Municipi non ha diminuito le competenze. Serve una legge speciale su questo». 
La sindaca ha poi ventilato «la possibilità di sedere ai tavoli inter-istituzionali e quella di accedere direttamente ai fondi nazionali ed europei». E sulla manutenzione urbana Raggi ha spiegato:,«Dobbiamo avere la competenza diretta sull’approvazione delle varianti urbanistiche: non è possibile essere costantemente sottoposti ai tempi di un altro ente». Sulla pianificazione dei trasporti, inoltre, «serve un indirizzo anche sull’area vasta: il nostro perimetro del Tpl si estende solo sull’area urbana di Roma Capitale, bisogna lavorare rispetto al trasporto in questi centri urbani che sono estensione della città».
Infine per la prima cittadina una delle problematiche negli interventi e nella realizzazione di opere pubbliche è «la sovrapposizione tra Soprintendenza, Sovrintendenza capitolina e Parco archeologico del Colosseo: non possiamo avere tre soggetti, talvolta divergenti nei pareri. Sarabbe auspicabile riunirli in un unico organo controllato da Roma Capitale».

19 Maggio 2021
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