il mistero sindrome dell'avana
5:55 pm, 18 Maggio 21 calendario

Mistero Sindrome Avana, allarme alla Casa Bianca

Di: Redazione Metronews
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Le autorità Usa brancolano nel buio  impegnate in una complicata inchiesta tesa a fare luce su una misteriosa malattia, la sindrome dell’Avana, che ha colpito due alti funzionari del Consiglio per la sicurezza nazionale nel novembre 2020. La Cnn ha sottolineato la crescente minaccia sul territorio Usa della malattia: negli ultimi 5 anni ha già coinvolto più di 100 americani tra diplomatici, spie e truppe in servizio all’estero.

La misteriosa sindrome dell’Avana

Il punto centrale è capire quale strumento tecnologico viene utilizzato – soprattutto da chi e con quale obiettivo – per provocare i disturbi denunciati quali mal di testa, colpi di sonno e altra sintomatologia al sistema nervoso manifestatasi con strane sensazioni fisiche ed esperienze sensoriali.  Diverse fonti hanno confermato all’emittente americana che le vittime sono due funzionari del Consiglio per la sicurezza nazionale, uno dei quali si è sentito male proprio dopo aver varcato la soglia della proprietà della Casa Bianca. I fatti risalgono il primo all’indomani delle elezioni presidenziali del 3 novembre e nel secondo caso a «diverse settimane dopo».

La Cnn ha riportato che il primo funzionario stava tentando di passare attraverso un cancello non presidiato vicino all’Ellipse. Avrebbe sofferto solo di sintomi lievi, inclusi mal di testa e insonnia, che sono andati via dopo una settimana. Il secondo funzionario, il cui caso non è stato precedentemente segnalato, è stato colpito diverse settimane dopo il voto, vicino a un ingresso del terreno della Casa Bianca. Per lui i sintomi sarebbero stati più gravi, motivo per cui sono state necessarie cure mediche immediate.

I due incidenti oltre a un precedente caso sospetto nel Nord della Virginia nel 2019 sono fonti di crescente preoccupazione per la sicurezza Usa, in quanto la misteriosa malattia si starebbe sempre più avvicinando alla presidenza.

L’altro motivo di preoccupazione riguarda invece il costante aumento dei casi all’estero, secondo quanto denunciato da decine di funzionari, militari, spie ed agenti tutt’ora in servizio o in pensione. Tutti, o quasi, sono stati colpiti dalla malattia invisibile mentre si trovavano per lo più a Cuba, in Russia, in Cina, manifestandosi con vertigini improvvise, mal di testa e pressione alla testa, a volte accompagnati da un rumore direzionale penetrante. In alcuni casi questi sintomi hanno causato mal di testa cronici e lesioni cerebrali.

Sfuggire ai sintomi

C’è chi ha riferito di essere stato in grado di sfuggire ai sintomi semplicemente spostandosi in un’altra stanza per poi tornare alla postazione iniziale. Membri della commissione Intelligence del Senato hanno denunciato un crescente aumento dei casi che sarebbero stati, secondo il New York Times, oltre 130 casi registrati in cinque anni, e l’ultimo risalente a due settimane fa. Per giunta, nell’ultimo periodo ci sono stati casi sospetti anche in Europa e ulteriori casi sospetti sono in corso di indagine negli stessi Stati Uniti.

La crescente diffusione della misteriosa sindrome dell’Avana sta mettendo sotto pressione l’amministrazione democratica di Joe Biden, chiamata a fare piena luce su quelli che i servizi di intelligence hanno classificato come «incidenti di salute anomali».

Finora le certezze sono poche: l’individuazione di un tipo di analisi del sangue per indicare chi è stato esposto o meno alla malattia.

Sulla tecnologia in grado di scatenarla, alcuni sostengono che possa trattarsi di una fonte di energia a radiofrequenza pulsata e diretta, ma diversi studiosi hanno pubblicamente respinto tale ipotesi. Altre fonti propendono invece per un’arma a microonde ad alta potenza. Altrettanto oscura è l’identità dei responsabili di questi incidenti: la Russia viene indicata da esperti come probabile colpevole in quanto è uno dei pochi Paesi al mondo a svolgere ricerca e sviluppo sul tipo di arma in grado di causare sintomi coerenti con la sindrome dell’Avana. L’intento, ipotizzano, non sarebbe quello di molestare o danneggiare il personale statunitense, quanto piuttosto raccogliere informazioni dai loro telefoni cellulari.

18 Maggio 2021 ( modificato il 23 Giugno 2022 | 21:48 )
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