Musica
10:30 am, 18 Maggio 21 calendario

Addio Franco Battiato, un Maestro per la musica

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Un cordoglio unanime. Che attraversa il mondo dello spettacolo, della cultura e della politica. Stamattina si è spento Franco Battiato. Il cantautore siciliano aveva 75 anni e da tempo, per una malattia, si era ritirato dalla scena pubblica nell’ex castello della famiglia Moncada a di Milo dove è morto poco fa. A darne notizia è la famiglia spiegando che “le esequie si terranno in forma strettamente privata. La famiglia ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute”. 
Sono davvero tante le testimonianze d’affetto rivolte a questo grande artista che, nel corso della sua carriera, ha attraversato tutti gli stili, passand con nonchalance dal pop degli anni Sessanta, al rock progressivo, alla canzone d’autore, alla musica etnica, quella elettronica e anche l’opera lirica.
I ricordi sui social
«Sono davvero scosso da questa notizia – commenta Pippo Baudo -, Franco era un amico e un grande artista. Un personaggio unico, coltissimo, delicato. Non è stato un paroliere e un musicista raffinato: è stato un poeta. Ha raccontato anche la nostra Sicilia, in maniera critica, aveva questa casa sull’Etna a Milo, non lontano da quella di Lucio Dalla, un altro grandissimo, cui cui avevano un rapporto di stima».
«Addio al Maestro Franco Battiato. Viva Franco Battiato», scrive Vasco Rossi ricorda sul suo profilo Instagram. accompagnando le sue parole con una foto di Battiato e i primi versi di Le sinfonie del tempo: “Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo/ Con una idea: che siamo esseri immortali/ Caduti nelle tenebre, destinati a errare/ Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione”. 
«Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura – scrive Morgan su Instagram – in questa Italia mediocre e spenta. Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva, Adesso sia io sia la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi: egoismo, utilitarismo e ignoranza. Ecco, Battiato era il contrario esatto: un leader umile, generoso e colto. Mi ha sempre chiamato Morganetto. Pace alla sua anima».
Anche Marco Mengoni esprime la sua «grande tristezza. Sono senza parole». 
«A te caro Franco scrive su Twitter Fabio Fazio – con il cuore colmo di tristezza dedico il mio silenzio nel ricordo delle emozioni e dei sorrisi che mi hai regalato».
«Profondamente addolorato dalla morte di Franco Battiato, artista colto e raffinato. Con il suo inconfondibile stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ricorda il cantautore scomparso poco fa. 
Affetto e stima anche dal mondo politico. Dario Franceschini, ministro della cultura, lo ricorda come un «maestro, uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne».
L’ex premier Giuseppe Conte su Twitter scrive: «E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire. Ciao Maestro» ricordando con queste parole la splendida Prospettiva Nevski.
E ancora. Per il ministro degli esteri Luigi Di Maio «ci ha lasciati uno dei più grandi artisti italiani, che nella sua lunga carriera ha saputo sperimentare e plasmare la musica come nessun altro. Sei stato d’esempio e ispirazione per tanti. Mi stringo ai familiari. Ciao Maestro». 
Il commissario dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni, su Twitter: «Sul ponte sventola bandiera bianca»; il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: «Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà»; Matteo Renzi, senatore e fondatore di Italia Viva: «Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni. Addio Maestro»; Matteo Salvini, leader della Lega: «Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te. Una preghiera, un ricordo e una canzone per il grande maestro, Franco»; Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia:«L’Italia si inchina alla vita, all’opera di Franco Battiato. A Dio Maestro». 
«Oggi è una giornata davvero molto triste – commentano le esponenti del Movimento 5 Stelle in commisione cultura al Senato –  perché ci lascia uno dei più grandi artisti della musica e della cultura italiana. Franco Battiato non è stato solo un cantautore immenso, ma un artista a tutto tondo capace di essere sempre avanti a tutti e di rendere la sperimentazione e la ricerca artistica i valori assoluti della propria produzione. Addio Maestro Franco Battiato, la tua arte resterà immortale e da oggi, ancora di più, ti verremo a cercare».
L’appello dell’Arci di Catania
Intanto, l’Arci di Catania lancia un appello: «Oggi, alle 19 in punto, spalanchiamo le finestre delle nostre case, degli uffici, dei negozi. Accendiamo gli stereo – dicono gli organizzatori – alziamo il volume dei telefonini, mettiamo al massimo gli amplificatori e facciamo suonare contemporaneamente la musica del Maestro Franco Battiato. Facciamo viaggiare in cielo le sue note, le sue parole. Per un saluto collettivo, lasciamo suonare i palazzi, le strade, le piazze, i monumenti. Da ovunque #vogliovedertiancoradanzare».
La Rai
Su Rai Radio1 staffetta per tutto il giorno tra giornali radio e programmi. Anche le singole reti apriranno i tg con il ricordo dell’artista scomparso e dedicheranno spazio alla sua carriera in speciali ripresi dalle Teche Rai.
Il cantautore siciliano era nato a Jonia il 23 marzo 1945. 
Da tempo aveva lasciato la scena pubblica, a causa di una malattia, ritirandosi proprio nel suo eremo alle falde dell’Etna. I suoi successi, spesso su testi del filosofo Manlio Sgalambro e accompagnati dal violino di Giusto Pio, da lui stesso interpretati, alcuni anche in dialetto siciliano, sono stati affidati anche ad artiste “icone” della sua produzione, come Giuni Russo o Alice, o a interpreti del calibro di Carmen Consoli o Milva, che lo ha preceduto di pochi giorni nella sua scomparsa.
Scrivere che mancherà è retorico e banale. Che la sua musica continuerà ad accompagnarci, anche. Forse, meglio affidarsi a quel piccolo capolavoro che è il suo Oceano di silenzio, il cui Il testo in tedesco è tratto da Wasserstatuen di Fleur Jaeggy.
PATRIZIA PERTUSO

18 Maggio 2021
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