Torino a pezzi Ora c’è da aver paura
Trentacinque punti. Con una partita ancora da recuperare, è vero. Ma sempre trentacinque punti sono. Pochi, pochissimi. E un’altra sconfitta contro un’avversaria diretta, lo Spezia che da questa sera è matematicamente salvo. Il Torino, giornata dopo giornata, oltre a far infuriare (e non poco) i suoi tifosi sta fornendo prestazioni imbarazzanti. L’ultima, per ora, contro i liguri. Quattro a uno e granata per l’ennesima volta a leccarsi le ferite. Parte forte lo Spezia colpendo un palo con un indemoniato Saponara (più errore dell’attaccante che sfortuna) al 18°. Lo stesso numero 23 si rifà con gli interessi un minuto dopo: passaggio di Agudelo che serve Saponara al limite, il trequartista si mette il pallone sul destro e calcia sul primo palo infilando Sirigu. Al 42° il raddoppio. Calcio di rigore per lo Spezia: pestone di Vojvoda su Pogeba e rigore trasformato da Nzola. Nella ripresa l’unica emozione per gli ospiti arriva grazie all’arbitro Orsato che giudica da rigore un intervento di Ferrer su Bremer. Trasforma Belotti al 55°. Poi più nulla. E lo Spezia va a segno ancora con Nzola al 74° e chiude i conti con Erlic all’84°. Il Torino oltre a far punti martedì sera nel recupero contro la Lazio deve tifare il già retrocesso Crotone impegnato in trasferta domani contro il Benevento bisognoso di punti. Gli stessi campani saranno loro ospiti domenica prossima. La speranza di salvarsi ancora c’è. Ma giocando così la paura è tanta.
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