Le Belve della Fagnani sbarcano su Rai2

TV Le Belve sbarcano su Rai2. Da domani, alle 22.55, Francesca Fagnani sarà al timone della nuova stagione del programma di “Interviste faccia a faccia a donne (e due uomini) disposte a mettersi davvero in gioco”.
Determinate, indomabili, ambiziose, tormentate, ironiche. Donne dal vissuto straordinario, che hanno giocato all’attacco e mai da gregarie. Che hanno scelto, nel bene e nel male. E hanno lottato per affermarsi senza aspettare la loro “quota rosa”.
Belve è il programma ideato e condotto dalla Fagnani, che intervista in un faccia a faccia senza intermediazioni, donne disposte a mettersi davvero in gioco, ad accettare le regole d’ingaggio del programma: svelarsi, rispondendo alle domande secche, irriverenti, graffianti e senza fronzoli della conduttrice. Tanti volti femminili e due maschili.
Un corpo a corpo dell’intervistata e della conduttrice, sedute una davanti all’altra, occhi negli occhi. Ospiti della prima puntata saranno Arisa e Rosalinda Celentano.  
Arisa, star della musica leggera, icona pop del panorama musicale, ha vinto e condotto Sanremo. Personaggio televisivo, ma anche icona social del bodypositive. Arisa è molte donne insieme: il successo, le origini semplici, il rapporto con il proprio corpo, l’amore tormentato.  
Rosalinda Celentano è figlia di una delle più blasonate famiglie artistiche italiane.  Cantante, attrice, pittrice. Fresca della performance a Ballando con le stelle, concede a Francesca Fagnani un’intervista inedita ed esclusiva, in cui metterà a nudo la sua vita vissuta al limite.  
Il set, allestito e completamente rinnovato negli studi Dear di Roma, con una scenografia minimal, richiama l’eleganza notturna della pantera, animale scelto anche per animare una grafica ideata e pensata per richiamare la sensualità e la forza dell’indipendenza femminile. Due sgabelli non troppo comodi.  Luci pensate per sottolineare il braccio di ferro psicologico tra l’intervistata e l’intervistatrice.
Belve è un programma scritto con Carlo Puca e Costanza Melani, per la regia di Flavia Unfer. 
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