Medio Oriente
6:47 pm, 11 Maggio 21 calendario

Uccise 2 donne dai razzi Israele pronto alla guerra

Di: Redazione Metronews
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Non sarà una cosa breve: forse non sarà una terza Intifada ma da una parte e dall’altra non sembrano esserci margini per un cessate il fuoco. Anche se Hamas ha inviato una richiesta di cessate il fuoco ad Israele che però l’ha respinta denunciando oltre 600 razzi partiti dalla Striscia e l’intenzione di condurre un’operazione massiccia per distruggere il maggior numero di postazioni. Lo ha dichiarato il primo ministro, Benjamin Netanyahu, al termine di una riunione con i vertici militari ed il ministro della Difesa, , in cui è stato fatto il punto della situazione. Per la campagna militare sono stati richiamati 5000 riservisti.
 Intanto si contano morti da una parte e dall’altra:   Israele ha rivendicato l’uccisione di 15 militanti di Hamas, mentre secondo il movimento islamista al potere nella Striscia, nei bombardamenti israeliani sono morti 28 palestinesi, tra cui nove minorenni e i feriti sono più di 100.  Due donne israeliane  sono morte per un razzo lanciato da Gaza su Ashkelon, nel sud di Israele, dove 26 israeliani sono stati feriti dai razzi, uno dei quali ha centrato un edificio di otto piani. Sono proseguiti anche gli  scontri a Gerusalemme est tra manifestanti palestinesi e la polizia israeliana. Violenze sono state segnalate anche in numerose città: un arabo è stato ucciso e altri due feriti a Lod, nel centro di Israele: la polizia ha arrestato un residente ebreo sospettato dell’omicidio. In serata dalla Striscia sono partiti almeno 130 razzi su Tel Aviv dove è stato chiusio l’aeroporto.  Di almeno 8 feriti, alcuni gravi, il bilancio delle vittime. In uno degli attacchi, un razzo è caduto accanto a un autobus a Holon, ferendo quattro persone, due delle quali in modo grave. A Givatayim, i frammenti di un razzo intercettato dal sistema di difesa Iron Dome hanno colpito un’abitazione, ferendo in modo lieve gli occupanti.
Particolarmente critica la situazione a Gaza, come racconta  all’Adnkronos Meri Calvelli, cooperante di una ong italiana: «Spero che questa operazione non assomigli a quella del 2014 (operazione Margine protettivo, ndr) anche se le caratteristiche sembrano le stesse» afferma la cooperante denunciando che il primo attacco israeliano ha colpito la popolazione civile a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, e «tre bambini che di certo non lanciavano razzi sono stati uccisi». Con l’inizio dei raid, racconta Calvelli, le autorità di Gaza hanno tolto l’elettricità e diverse aree sono rimate al buio soprattutto al sud. Inoltre, dato che i confini sono stati sigillati, “tra qualche giorno inizieranno a mancare gli approvvigionamenti”. C’è, infine, il problema degli ospedali, molti dei quali sono sovraffollati a causa dei «moltissimi feriti» dei bombardamenti. Una situazione che rischia di complicarsi ulteriormente a causa dell’emergenza Covid.
Sul fronte diplomatico  «Grande preoccupazione» è stata espressa dalle Nazioni Unite per l’escalation di violenze in Israele e nei Territori palestinesi. Lo ha detto il portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Rupert Colville. “Condanniamo ogni violenza e ogni istigazione alla violenza, nonché le divisioni etniche e le provocazioni”, ha detto Colville.- Riguardo agli scontri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, il portavoce ha affermato che le forze di sicurezza israeliane «in questi giorni non hanno chiaramente rispettato» il loro obbligo di rispondere in modo proporzionato e di garantire il diritto di riunirsi pacificamente. Colville ha infine sottolineato che il lancio di razzi da Gaza contro il territorio di Israele è “severamente proibito dal diritto internazionale umanitario e deve cessare immediatamente”.
Condanna del lancio di razzi palestinesi ed invito ad una de-escalation arriva invece dalla Farnesina.  Amnesty International ha denunciato l’uso da parte di Israele di «forza ingiusta ed eccessiva contro manifestanti palestinesi in gran parte pacifici» negli scontri a Gerusalemme Est che hanno causato centinaia di feriti tra i manifestanti e qualche decina tra gli agenti israeliani. Per l’organizzazione umanitaria, le misure usate dalla polizia israeliana sono state «sproporzionate e illegali».

11 Maggio 2021
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