Coronavirus
8:02 pm, 10 Maggio 21 calendario

Sull’orario del coprifuoco attesa la cabina di regia

Di: Redazione Metronews
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ROMA Allentamento del coprifuoco, ristoranti aperti anche al chiuso e consumazione ai banconi del bar. Ma anche feste di matrimonio e una nuova road map delle riaperture. Sono i temi caldi che saranno al centro della prossima riunione della cabina di regia, prevista in settimana (forse già martedì). E in vista della riunione si riaccende il dibattito politico all’interno della maggioranza, con le forze di centrodestra e Italia viva che spingono affinchè il governo dia il via libera a un ulteriore allentamento delle misure anti Covid, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza invita a non abbassare la guardia e a usare cautela. I 5 Stelle aprono, pur ribadendo la necessità di procedere con gradualità, senza dare l’idea del “liberi tutti”. In pressing, soprattutto sullo spostamento dell’inizio del coprifuoco di almeno due ore, dalle 22 alle 24, anche Regioni e Comuni.
Data “X” per lunedì 17 maggio
La riunione della cabina di regia, dunque, sulla base dell’analisi dei dati, potrebbe concludersi con una nuova road map, a partire dallo stop alla quarantena per chi rientra dall’estero (Paesi Ue, Gran Bretagna e Israele), mentre lunedì prossimo, 17 maggio, potrebbe essere la data “X” per lo slittamento del coprifuoco (ma senza eliminarlo del tutto, almeno fino a giugno). «Le riaperture sono dovere morale e priorità economica. Prima togliamo il coprifuoco meglio è», ha detto Matteo Renzi, secondo il quale «il virus non diventa più cattivo alle 22 e dobbiamo tornare in ristoranti, cinema, teatri. Per uccidere il virus servono vaccini, non prediche laiche di qualche catastrofista». Dello stesso avviso il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: «Credo ci siano le condizioni per spostare lo stop notturno alle 23 o alle 24 e per dare respiro agli operatori economici senza abbassare la guardia nella lotta al virus. Sono per proseguire con il piano di riaperture già definito dal governo, che a metà mese prevedeva anche la possibile revisione dell’attuale limite delle 22, sulla base dei contagi».
Pressing dei Governatori
Ancor più netto il presidente della Liguria, Giovanni Toti: «Il coprifuoco credo che sarebbe più opportuno toglierlo del tutto e tenere un livello di controllo per le strade molto alto perchè sono i controlli che sono mancati in questo anno». Il coprifuoco «non deve essere un tabù o un totem: l’anno scorso abbiamo affrontato scelte più coraggiose e senza il vaccino, venendo fuori con le ossa rotte dalla prima ondata. Si va avanti, va risolto questo problema: il tema è che non diamo non un bel messaggio se pensiamo al coprifuoco per i turisti», ha osservato il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia. A favore di un ulteriore allentamento il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: «Il coprifuoco alle 22 è incompatibile con le abitudini degli italiani. Spero si allenti un po’ progressivamente, fino a eliminarlo completamente», è l’auspicio del sindaco di Bari. Il M5S non esclude a priori una rivisitazione delle misure in vigore, «ma dobbiamo essere graduali nelle riaperture e in parallelo aumentare le vaccinazioni. Solo tenendo conto dell’andamento dei contagi e dell’avanzamento della campagna vaccinale, potremo rivedere l’orario del coprifuoco e pensare a ulteriori riaperture. M5S è favorevole a che ciò avvenga ma per noi, fin dall’inizio della pandemia, al primo posto c’è e c’è sempre stata la tutela della salute dei cittadini. No a un “liberi tutti”, quindi», sottolineano i parlamentari pentastellati.
Salvini: “Riaperture immediate”
«Conto che questa sia la settimana di un positivo graduale ritorno alla normalità, al lavoro al chiuso e all’aperto, al mattino e alla sera», ha insistito Matteo Salvini. «I dati sono positivi, gli italiani dimostrano buon senso, aumentano i guariti e i vaccinati, diminuiscono i ricoverati e i contagiati e quindi spero proprio si prenda atto della situazione sotto controllo e si restituisca il diritto al lavoro e alla libertà», ha incalzato il leader leghista. «Già nel prossimo Consiglio dei ministri ci aspettiamo che venga consentita la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. Altrimenti si tratterebbe di un accanimento incomprensibile e ingiustificato, visto che i luoghi di contagio sono altri», ha affermato la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini, per la quale «lo stesso ragionamento vale per il settore del wedding». Per la gradualità è invece il Pd che con l’ex ministro Francesco Boccia osserva: «Prima si vaccinano gli over 60, prima si rimuovono tutti i limiti. E la posizione più saggia della scienza, che coincide con quella del Pd. Quando avremo vaccinato i 60enni i limiti saranno tolti tutti, tranne il distanziamento».
Sileri: “Ancora due settimane”
Da parte sua il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri non esclude la riapertura dei centri commerciali nei week-end, ma per «ricominciare a fare una vita normale serve ancora pazienza per 2-3 settimane, aspettare che si concludano le vaccinazioni di tutti gli over 80 e che si arrivi a 30 milioni di italiani coperti con almeno la prima dose di vaccino». E sul coprifuoco aggiunge: «Tra due settimane il limite delle 22 si potrà spostare». L’esponente M5S indica una possibile tabella di marcia: «Entro due settimane tutte le Regioni in fascia gialla e il coprifuoco alle mezzanotte. E i ristoranti potranno lavorare anche al chiuso. A metà giugno, quando 30 milioni di italiani avranno ricevuto la prima dose, allora vedremo anche Regioni in fascia bianca».
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10 Maggio 2021 ( modificato il 24 Maggio 2021 | 10:53 )
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