Spazio
5:00 am, 9 Maggio 21 calendario

Il razzo cinese cade alle Maldive

Di: Redazione Metronews
condividi

Alla fine i frammenti del lanciatore spaziale cinese Changzheng (CZ-5B), il razzo che la Cina ha fatto precipitare sulla Terra in maniera incontrollata dopo aver compiuto una missione spaziale, sono caduti nell’Oceano Indiano in un’area a nord Ovest delle isole Maldive. Gran parte del relitto di 18 tonnellate si è disintegrata al contatto con l’atmosfera, poco dopo le 4 del mattino ora italiana. Ma alcune parti sono cadute a 72,47 gradi di longitudine est e 2,65 gradi di latitudine nord. 
Si temeva che i detriti del razzo lanciato dalla Cina potessero finire nel bacino del Mediterraneo ma l’allarme era rientrato già nella tarda serata italiana. Il razzo vettore Lunga Marcia 5B aveva portato giovedì nello spazio il modulo centrale Tianhe (Heavenly Harmony) della futura stazione spaziale cinese. La grandezza dell’oggetto, lungo 30 metri, e la velocità a cui viaggiava, 28mila chilometri all’ora, avevano spinto ad attivarsi tutti i più importanti servizi di vigilanza spaziale nel mondo, dal Pentagono al servizio di monitoraggio e sorveglianza spaziale dell’Unione europea (Eusst). Gli Usa avevano fatto sapere che non avevano intenzione di disintegrarlo per impedirgli di nuocere. Proprio l’agenzia europea  Eusst aveva avvertito già venerdì che i detriti del razzo sarebbero caduti in una regione della Terra coperta per la maggior parte dall’oceano o comunque in un’area disabitata, e che la probabilità statistica di un impatto al suolo in aree popolate era basso.
Da parte sua, la Cina, molto discreta sulla questione, aveva assicurato che era “altamente improbabile” che i resti del razzo causassero danni e che era più plausibile che il razzo vettore si disintegrasse al contatto con l’atmosfera. Alcuni organi di stampa cinesi si erano spinti oltre, accusando la stampa internazionale di sensazionalismo, “esagerazioni che cercano solo di screditare” il gigante asiatico. Ma esperti statunitensi avevano criticato il fatto che il programma spaziale cinese consentisse il rientro incontrollato di un razzo così grande.
Non è la prima volta che una sonda cinese si trova nel mirino dei servizi di sorveglianza spaziale di tutto il mondo. Nel 2020, i detriti di un altro razzo Lunga Marcia si schiantarono in una zona di villaggi della Costa d’Avorio, causando danni ma per fortuna nessun ferito. Il laboratorio spaziale Tiangong-1 – dismesso dal 2016 e che vagava in maniera incontrollata nello spazio- si disintegrò al rientro nell’atmosfera nel 2018 (e le autorità cinesi hanno sempre negato di aver perso il controllo del veicolo).
La Cina ha investito diversi miliardi di dollari nel suo programma spaziale a cui tiene molto: ha inviato il suo primo astronauta nello spazio nel 2003 e una sonda cinese è atterrata sul lato opposto della Luna nel 2019, una prima mondiale. L’anno scorso, gli scienziati cinesi hanno riportato sulla Terra campioni dalla Luna e hanno completato Beidu, il sistema di navigazione satellitare (concorrente del Gps americano). Nelle prossime settimane, cercherà di posare un piccolo robot su ruote su Marte; e poi c’è il progetto più ambizioso, costruire una base sulla Luna insieme alla Russia.

9 Maggio 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo