Ma contro le meduse serve l’ammoniaca?

Le bufale sulla salute svelate su Metro dall’Istituto Superiore di Sanità
In estate, le meduse possono rappresentare un fastidioso problema presente nelle nostre acque di balneazione. Bruciore e dolore in genere cominciano ad attenuarsi dopo 10-20 minuti, ma rimane una intensa sensazione di prurito.
Se si viene in contatto con una medusa è importante mantenere la calma e uscire prima possibile dall’acqua; subito dopo occorre pulire bene la parte colpita da parti della medusa eventualmente rimaste attaccate alla pelle, utilizzando l’acqua di mare (l’acqua dolce può infatti contribuire a diffondere le tossine).
Una possibile medicazione consiste nell’applicazione di un gel astringente al cloruro d’alluminio. In alternativa, si può usare una crema al cortisone anche se ha un effetto più ritardato (entra in azione dopo 20-30 minuti). I rimedi fai da te, come lavare con ammoniaca o urina, ma anche alcol o acetone, non sono utili e possono solo peggiorare l’irritazione locale.
In caso di difficoltà respiratorie, pallore, reazione cutanea diffusa, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione e disorientamento, chiamare immediatamente il 118.
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