Il Piccolo alza il sipario con un anticipo di stagione
MILANO Il Piccolo Teatro Strehler riparte domani alle 19,30 con un progetto di drammaturgia collettiva coordinato da Paolo Di Paolo con Sonia Bergamasco, Leda Kreider e Laura Marinoni accompagnate dalle composizioni estemporanee di Enrico Intra, eseguite, per l’occasione, in duo con Margherita Carbonell, allieva di contrabbasso dei Civici Corsi di jazz.
A questa comunità abbiamo dato il nome di polis anticipa così la prima nazionale di Ladies Football Club di scena da martedì.
Dopo ben sei mesi di silenzio, a Paolo Di Paolo il Piccolo ha chiesto di immaginare, insieme a un piccolo gruppo di lavoro formato da scrittori italiani e stranieri – André Aciman, Jonathan Bazzi, Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali, Maylis de Kerangal, Helena Janeczek, Vanessa Roghi, Igiaba Scego – una vera e propria antologia sul tema della costruzione dell’umano consorzio. Ne è nato così un reading-mosaico di tessere variopinte, da Goethe a Tolkien, da Virginia Woolf a Arundhati Roy, da Etty Hillesum a Edmondo De Amicis o Rodari e allo stesso Strehler, per ritrovare, raccolti insieme in teatro, il senso del vivere in comune.
«Il prossimo 3 maggio – afferma Claudi Longhi direttore del Piccolo – è un passaggio cruciale nella vita del nostro teatro e della città tutta, una data che ci parla del desiderio di ripartire e, dopo mesi di forzate solitudini domestiche, ci riporta alla consuetudine dell’incontro – in uno spazio pubblico – con l’altro, al piacere della relazione sociale. Una data così significativa necessitava di una cura particolare – di un “rito” appositamente pensato per questo momento. Un rito che celebrasse i valori della condivisione, dell’amicizia, del dialogo. Un ponte ardito per sfuggire ai nostri isolamenti e ricongiungerci finalmente alla realtà, affidandoci allo sguardo dei nostri simili. Una sinfonia di voci, melodie e pensieri per ritrovare il calore della comunità. Un momento di condivisione per scoprire e fare esperienza del significato profondo di essere polis».
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