Primo Maggio
11:30 pm, 1 Maggio 21 calendario

“Adeguati al sistema!” La Rai non ha Fedez

Di: Redazione Metronews
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ROMA Un primo maggio senza polemiche non è mai esistito, da Elio nel 1991 in un monologo pre Tangentopoli contro Ciarrapico (furono interrotti da Mollica messo lì di corsa per tappare la bocca al gruppo, con una fantomatica intervista a Ricky Gianco) ad Andrea Rivera (che scatenò addirittura le ire funeste di Papa Ratzinger nel 2007). Ma il concertone di San Giovanni quest’anno rischia davvero di fare la storia. Anzitutto perché non si è svolto nella celebre piazza. Niente gente accalcata e accaldata sotto il palco, niente bandiera dei 4 mori sventolata a più non posso. Tutti (pochi, meno di duecento persone più che altro addetti ai lavori) in Cavea all’Auditorium del Parco della musica sotto una pioggia battente. Musica fin dal primo pomeriggio con l’apertura affidata ad Alex Britti. Poi l’Orchestra Multietnica di Arezzo con Margherita Vicario, Vasco Brondi, il duo Chadia Rodriguez ft. Federica Carta con la prima rimasta in topless a favore del Ddl Zan. Libera l’amore è la frase scritta sulle loro mani unite. Poi i Modena City Rambles in rvm, Gio Evan in collegamento (registrato) dall’aeroporto di Milano Malpensa e Gaia dal museo Maxxi di Roma mentre sullo schermo passavano le cifre della crisi provocata nei due settori del trasporto aereo e della cultura. La trasmissione è costruita proprio intorno al racconto delle conseguenze economiche provocate dalle chiusure imposte in questo anno e mezzo dalla pandemia. La sera mentre l’acqua su Roma non accennava a fermarsi partiva con un altro rvm, l’unico da San Giovanni dove Antonello Venditti ricordava Enrico Berlinguer (Dolce Enrico con la frase A San Giovanni stanotte la piazza è vuota ma quanta gente che c’era sotto la grande bandiera) e intonava Notte prima degli esami. San Giovanni, luogo dei funerali del segretario del PCI nel lontanissimo, in tutti i sensi, 1984. All’epoca non c’era neanche il concertone, venne introdotto nel 1990 addirittura su RaiUno. Poi La Rappresentante di Lista (esibizione registrata di giorno, ed erano quasi le 21…), i Coma_Cose e Madame, la vera rivelazione di Sanremo. Attacca con Sciccherie, il suo primo pezzo, dopo Baby e infine Voce. La bomba, però, doveva ancora arrivare. La sganciava Fedez. Dopo il solito tweet di Salvini intento a fare i conti in tasca alla Rai, ignorando ciò che in più di trent’anni è stato fatto su quel palco, il cantante milanese si è lamentato perché il suo discorso annunciato è stato sottoposto ad una revisione da parte dei vertici Rai: “È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perchè venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai 3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo Maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio”. In realtà, come da video postato su Instagram dallo stesso Fedez, la Rai non sapeva proprio che pesci prendere, cercando di fermare l’artista. Ma cosa avrebbe dovuto dire (e ha detto, fortunatamente) Fedez di tanto sconveniente? Difendere i diritti civili. Poi l’affondo sulla Lega per la sua opposizione al Ddl Zan, elencando frasi omofobe pronunciate o scritte da leghisti, con nomi e cognomi dei loro autori. Ne ha anche per gli antiabortisti, il senatore Pillon e il Vaticano che avrebbe investito in un’azienda che produce pillola del giorno dopo: «Non vi siete accorti che il nemico ce l’avete in casa». Sui social, un plebiscito. In Rai, l’inferno. C’è spazio ancora per l’altra superstar della serata. Noel Gallagher,  che tra un brano e l’altro annuncia che potrebbe tornare in tour nel 2023. Ma ormai il concertone aveva già detto tutto. Soprattutto che la censura ancora esiste. Eccome.
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1 Maggio 2021
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