Usa, nuovo caso Floyd Gonzales soffocato da agenti

WASHINGTON Somiglia tremendamente alla storia di George Floyd quella di Mario Arenales Gonzales, 26 anni, di Alameda, tra San Francisco e Oakland, in California. Un altro video choc sta scandalizzando in queste ore gli Stati Uniti rilanciando nuovamente la protesta contro la brutalità delle forze dell’ordine, soprattutto contro le minoranze. 
L’ispanico Mario Arenales Gonzales, in pieno stato confusionale, è stato immobilizzato con la faccia a terra per quasi cinque minuti e soffocato da un agente che premeva sul suo torace nonostante lui pregasse di non infierire con un “Please, don’t do it” (per favore, non fate così, ndr). 
Le immagini delle body cam sono state diffuse dalla polizia ad oltre un anno dal 19 aprile, quando l’uomo è morto: un giorno prima che a Minneapolis l’ex agente Derek Chauvin tenesse il suo ginocchio per 9 minuti e 29 secondi sul collo di George Floyd ignorando il suo “I can’t breathe” che ha fatto il giro del pianeta (non riesco a respirare, ndr).
Nel video si vede dapprima un poliziotto che cerca di identificare a distanza Gonzales, che non riesce a dare risposte consapevoli. Poi arriva un secondo agente. I due portano un braccio dietro alla schiena dell’ispanico, probabilmente incontrando una timida reazione: poi lo inchiodano a terra continuando a chiedergli il cognome e la data di nascita. Le risposte di Gonzales sono soffocate, ostruite dalla posizione innaturale assunta forzatamente. A un certo punto si vede anche un terzo poliziotto sulle gambe della vittima. 
Quando Gonzales viene girato per permettere la respirazione, è troppo tardi. I tentativi di rianimazione sono inutili. Ora i tre poliziotti, Eric McKinley, Cameron Leahy e James Fisher, sono stati sospesi in attesa della conclusione dell’indagine. La famiglia di Gonzales paragona la vicenda a quanto visto nel caso Floyd.