Roma
5:12 pm, 27 Aprile 21 calendario

A Roma narcotraffico con metodi “aziendali”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Come in una vera e propria azienda i “dipendenti” più efficienti venivano promossi: da semplici vedette passavano al ruolo di pusher o fornitori di droga, oppure diventavano i responsabili di piccoli grupi di spacciatori. Gli “infedeli” invece venivano puniti con violenza: sequestri di persona, anche nei confronti dei familiari, pestaggi ed estorsioni. È imponente l’operazione antidroga messa a segno dai carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Investigativo di Frascati, che da questa mattina all’alba sono intervenuti a Tor bella Monaca con oltre 300 militari, coadiuvati dalle unità cinofile e dagli elicotteri. Il blitz, coordinato dalla Dda di Roma, ha portato a 51 misure cautelari, 44 in carcere e sette ai domiciliari.
Al vertice dell’organizzazione, che aveva la sua bbase logistica in viale dell’Archeologia 106, c’erano tre fratelli. Il più anziano era già finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso: aveva sparato a un pregiudicato per una controversia su un quantitativo di droga.
La piazza di spaccio individuata dai carabinieri consentiva agli acquirenti di comprare la droga seguendo un persorso protetto e rapido, sotto la vigilanza delle vedette nel caso di un intervento delle forze dell’ordine. E la droga, soprattutto cocaina, era disponibile 24 ore su 24. L’organizzazione poteva poi contare su una grande varietà di nascondigli dove conservare lo stupefacente: serbatoi di automobili, cantine occupate abusivamente e protette da inferriate, o fioriere e vani dei contatori condominiali.
Oltre agli arresti, gli investigatori hanno provveduto anche a sequestrare 12 chili di droga, tre pistole, 16 orologi di lusso e gioielli per un valore di oltre 180 mila euro, ma non solo. All’organizzazione è stato sottratto anche un patrimonio composto da un immobile in ona Castelverde, due negozi a Tor Bella Monaca e otto automobili.
I vertici del gruppo amavano infatti ostentare il lusso ed erano abili a riciclare i proventi del narcotraffico in attività legali. Basti pensare che il giro d’affari legato allo spaccio fruttava circa 600 mila euro al mese.
Il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, si è complimentato con i carabinieri per l’operazione, così come la sindaca Virginia Raggi e il presidente della Regione Nicola Zingaretti.
PAOLO CHIRIATTI

27 Aprile 2021
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