Coronavirus
8:38 pm, 26 Aprile 21 calendario

Le città ripartono ma al “rallentatore”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Dopo sei mesi di chiusure ripresa a rallentatore nell’Italia colorata di giallo. Nel lunedì che ha visto le prime riaperture di locali pubblici e di attività come cinema e teatri, ma anche scuole superiori in presenza con una maggiore percentuale, molte città, complice forse anche i timori sulla capienza dei mezzi pubblici, sono tornate a spostarsi in auto, con qualche coda in più sulle strade. Il sistema dei trasporti di Roma e Milano sembra aver funzionato.  Sul fronte scuola 7,6 milioni gli alunni presenti in aula, l’89,5% del totale.  Sebbene il dl Covid preveda in zona gialla che la didattica in presenza debba essere tra il 70 e il 100 per cento degli studenti, sono molti gli istituti che hanno deciso di mantenere la didattica in presenza solo al 50%, con qualche delusione per gli studenti. «Manca solo un mese di scuola, non ci cambia nulla – dicono gli  studenti del quarto anno di un istituto romano –   in classe siamo tanti e mantenere le distanze è impossibile. Spero che a settembre sia tutto diverso».
Molte sale sbarrate
Da ieri anche cinema e teatri hanno potuto riaprire dopo  6 mesi di chiusura.  A guardare il centro di Roma la riapertura non c’è stata, molte sale sono ancora sbarrate. A Milano, invece, quasi 80 persone si sono messe in  coda con la speranza di trovare posto ieri mattina alle 5.30 davanti al cinema Beltrade, la prima sala italiana a riprendere le proiezioni. Sul fronte della ristorazione, il Codacons ha lanciato un ricorso collettivo al Tar del Lazio in favore dei ristoratori italiani e delle imprese del settore del wedding, «categorie ingiustamente penalizzate dall’ultimo Decreto del Governo sulle riaperture». Le ultime disposizioni, scrivono i consumatori in una nota. «sono incostituzionali nella parte in cui discriminano determinati esercizi limitandone orari e modalità di apertura al pubblico».
METRO
 

26 Aprile 2021 ( modificato il 24 Maggio 2021 | 10:53 )
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