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8:43 pm, 22 Aprile 21 calendario

Sul decreto riaperture scontro Governo-Regioni

Di: Redazione Metronews
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E’ scontro fra governo e regioni sul decreto riaperture. A innescare il fuoco delle polemiche è la decisione del governo di mantenere il coprifuoco per bar e ristoranti fino alle 22, misura che per il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, renderebbe vano il via libera alla ripresa delle attività di questi locali. Per questa ragione Fedriga riunisce i governatori per un vertice straordinario dal quale esce con una lettera per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in cui si chiedono modifiche al decreto riaperture. «La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo decreto legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento», fanno sapere le Regioni.
 Tra le richieste c’è quella di posticipare il coprifuoco dalle 22 alle 23, anche «in ragione dell’approssimarsi della stagione estiva caratterizzata dall’ora legale e, in considerazione della riapertura delle attività sociali e culturali». Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, parla di «incongruenze» che «colpiscono sempre gli stessi». Critico anche il governatore veneto, Luca Zaia: «Ci vuole una ratio per fare un decreto e serve che tutto abbia un senso. Spero vivamente che il presidente del Consiglio prenda in mano questo dossier e ci sia un modo di affrontare una revisione. Un tagliando potrebbe essere fatto». Una posizione sostenuta con forza dal centrodestra. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolinea che di coprifuoco «non si era parlato» nel corso della riunione dell’ultima cabina di regia. Ma aggiunge: «Ieri ho sentito Draghi sei volte. Lo risentirò in queste ore perchè noi siamo già al lavoro sul prossimo decreto perchè, entro la metà di maggio, ci deve essere un altro decreto con più riaperture». Una posizione condivisa anche da Fratelli d’Italia: «La Lega fa le sue valutazioni, che mi sembrano condivisibili. Particolarmente in questo caso. Non penso che si possa definire un ‘decreto riaperturè quello che è stato approvato ieri dal governo», spiega Giorgia Meloni: «Prevedere il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio è una misura folle, devastante, assolutamente irragionevole e punitiva», aggiunge. Il governo risponde con la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini: «Il fatto che nel testo del decreto varato ieri non sia stato riprogrammato il coprifuoco, non significa che durerà fino al 31 luglio», spiega: «Questa è una lettura distorta del provvedimento che abbiamo preso. Sono assolutamente certa che presto il coprifuoco sarà solo un brutto ricordo. E’ lo stesso decreto a dirlo, precisando che il Consiglio dei ministri potrà intervenire nelle prossime settimane, con tagliandi periodici al dl, modificando sia le regole per le riaperture che gli orari del coprifuoco».

22 Aprile 2021
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