Sequestrate 5 milioni di mascherine

città «È uno dei sequestri più imponenti» effettuati a Milano e provincia Così il procuratore aggiunto Eugenio Fusco ha commentato il sequestro avvenuto ieri di 5 milioni di mascherine (tipo Ffp1, Ffp2 e Ffp3), totalmente prive di alcuna certificazione. Insieme alle mascherine, gli uomini della Gfd hanno bloccato anche due milioni tra saturimetri e termometri. Al centro dell’indagine per frode in commercio e ricettazione, una cittadina cinese. I dispositivi erano stoccati in un deposito clandestino, affittato “in nero” da un cittadino italiano, vicino alla Stazione centrale. Dagli accertamenti è emerso che la donna, nullatenente e disoccupata – ma proprietaria di una Porsche Cayenne con la quale girava in città per le consegne – faceva accedere al magazzino e cedeva scatoloni contenenti mascherine a diversi soggetti. Durante una di queste consegne sono intervenuti i militari e, alla richiesta della documentazione di trasporto, la donna ne ha esibita una in cui era riportato che la destinataria della merce era una società risultata cessata nel 2018.  Ora gli accertamenti puntano, oltre ad appurare se le mascherine siano o meno sicure, a verificare quale sia la fonte di approvvigionamento, la rete di distribuzione e commercio dei dispositivi e da quando è cominciata l’attività ritenuta illecita. Inquirenti e investigatori ipotizzano che mascherine, termometri e saturimetri non sarebbero stati destinati solo alla comunità cinese, ma sospettano un giro più ampio.
Vaccini: nuova gaffe del Pirellone
Nuova gaffe del Pirellone ieri per la vaccinazione dei 60/65enni. Mercoledì Regione aveva annunciato l’apertura delle prenotazioni per i 60/65enni “dalla mezzanotte di domani”, cioè di giovedì. Invece, ha spiegato poi, intendeva dalla mezzanotte di venerdì. Risultato: migliaia di lombardi tra i 60 e i 65 anni ieri hanno provato a iscriversi al portale di inutilmente. Ieri, invece, sempre Regione ha fatto sapere che le prenotazioni sarebbero partite alle 23 di mercoledì (cioè ieri) e non alle 24. Insomma, in Regione non hanno chiarissimo il concetto di ore e giorni.