Coronavirus
8:08 pm, 21 Aprile 21 calendario

Coprifuoco resta alle 22 mezza Italia spera il giallo

Di: Redazione Metronews
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ROMA Via libera del Consiglio dei ministri – con l’astensione leghista – al nuovo decreto Covid con la “road map” delle riaperture. Respinta la pressione di Lega, Forza Italia e Italia viva – ma anche delle Regioni – per il prolungamento di un’ora, dalle 22 alle 23, del “coprifuoco” agli spostamenti, in modo da «dare un minimo di respiro» alle cene nei ristoranti all’aperto. Nell’esecutivo ha prevalso la linea della prudenza, con la conferma dell’orario in vigore (anche se il “coprifuoco” potrebbe essere tolto a fine maggio).
Le minacce di Salvini
Prima della riunione del Cdm si è svolta una trattativa serrata e il leader leghista Matteo Salvini era arrivato a minacciare il voto contrario del suo partito al decreto – poi trasformato in astensione – in caso di mancata modifica sull’orario: «Votare qualcosa contro l’utilità e il buonsenso non mi va – aveva sottolineato – non me l’ha prescritto il dottore di votare qualcosa di cui non sono convinto. Occorre tornare alla normalità anche perchè i dati sanitari sono in netto miglioramento». Da parte sua il Comitato tecnico-scientifico ha precisato di non essere mai stato consultato sul tema specifico dell’orario del “coprifuoco”. L’allungo di un’ora, secondo i ristoratori, avrebbe consentito sia i doppi turni che il necessario distanziamento.
Mezza Italia gialla
Ora mezza Italia spera che domani, giorno del consueto monitoraggio settimanale, potrà conquistare la fascia gialla, quella di minor rischio, e quindi saltare da lunedì sul treno delle riaperture. In attesa degli ultimi dati, che saranno analizzati dalla cabina di regia, sarebbero almeno 13 le Regioni che possono aspirare al giallo: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province di Trento e Bolzano.
Licenziamenti e ammortizzatori
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si è confrontato con le parti sociali sulla fine del blocco dei licenziamenti dal 30 giugno (i sindacati chiedono la proroga a fine ottobre). Trattativa anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali, «passaggio importante per dare nuove tutele a molti lavoratori e anche nuovi strumenti alle imprese».
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21 Aprile 2021 ( modificato il 24 Maggio 2021 | 10:53 )
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