Coronavirus
8:37 pm, 20 Aprile 21 calendario

Da lunedì torna il giallo e scattano le riaperture

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA «Diamo un primo messaggio di fiducia al Paese. Ma accanto alla parola fiducia ci vuole la parola prudenza, per non vanificare gli sforzi fatti finora». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha presentato alle Regioni la bozza del nuovo decreto Covid che, da lunedì, riporta in auge anche i colori giallo e bianco nella cartina delle restrizioni. Condizioni che sbloccano le riaperture. Così, dal 26 aprile, in zona gialla possono ripartire cinema e teatri (con posti pre-assegnati, distanza di un metro tra gli spettatori e capienza massima di 1.000 persone all’aperto e 500 in luoghi chiusi); sempre in zona gialla via libera all’aperto a qualsiasi attività sportiva (anche di squadra e di contatto).
Scuole in presenza
Un capitolo ad hoc è dedicato alla scuola: dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico tutti i gradi inferiori tornano in presenza, mentre per le superiori in zona rossa va garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50% e fino al 75%; in zona gialla e arancione la didattica in presenza va garantita ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca. In queste zone anche gli atenei devono riprendere l’attività «prioritariamente in presenza».
Spostamenti più facili
Da lunedì ok anche agli spostamenti in entrata e in uscita dalle Regioni in zone bianca e gialla. Dal primo maggio al 15 giugno, nella zona gialla e, in ambito comunale, nella zona arancione, consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, nel limite di quattro persone. Dal 15 maggio, in zona gialla via libera a piscine all’aperto e centri commerciali. Infine, dal primo giugno, scatteranno anche la ristorazione al chiuso e le palestre.
Certificazione verde
Il decreto prevede anche la “certificazione verde” Covid-19: dovrà comprovare lo stato di avvenuta vaccinazione o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus. Nei primi due casi avrà validità di sei mesi, per il tampone molecolare di 48 ore dal rilascio.
Rifondare i sistemi sanitari
«L’attuale pandemia ci impone di essere meglio preparati per il futuro. Nonostante il coraggio di medici e infermieri, i nostri piani per la pandemia si sono mostrati insufficienti – ha ribadito il premier Draghi in vista del Global Health Summit del 21 maggio a Roma – dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali. Il nostro lavoro deve iniziare ora, poichè non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia o quando ci colpirà la prossima».
Recovery plan verso il Cdm
Draghi ha precisato che in settimana si riunirà il Consiglio dei ministri per il varo del Recovery plan da 221,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto. Intanto la Corte dei Conti in merito al Def ricorda che «occorrerà seguire un cammino di finanza pubblica molto stretto». Il Recovery Plan, secondo la magistratura contabile, «rappresenta un’opportunità unica per effettuare investimenti che aumentino il potenziale di crescita del Paese, ma per raggiungere tale obiettivo sarà necessario non rinviare ancora una volta la stagione di riforme».
METRO

20 Aprile 2021 ( modificato il 24 Maggio 2021 | 10:53 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo