A1 bloccata
11:56 am, 19 Aprile 21 calendario

Ristoratori in protesta bloccano l’A1

Di: Redazione Metronews
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ROMA Tornano a protestare i ristoratori di Tni Italia. Stamattina hanno bloccato l’A1 tra le uscite di Incisa e Valdarno, provincia di Firenze, bloccando il traffico in direzione Roma e Firenze.
«I ristoratori sono stati discriminati – spiefa il presidente di Tni, Pasquale Naccari –  perché quelli che hanno lo spazio all’aperto possono riaprire, mentre quelli che non hanno spazi all’aperto non possono riaprire, questo non è affatto giusto. Ci sono imprenditori, gente stanca di subire, che vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all’esterno col freddo».
Fra i manifestanti c’è anche Ermes Ferrari, il ristoratore modenese che a Roma il 6 aprile scorso era vestito da sciamano come Jake Angeli a Capitol Hill: «Mentre la gente piangeva davanti al Parlamento e chiedeva un aiuto – ha detto – tutti si sono concentrati solo su un cappello e due corna. Non ne possiamo veramente più: dovete farci riaprire, perché veramente questo è un disegno criminale per far saltare la spina dorsale delle partite Iva italiane. Non è vero che siamo evasori, perché noi siamo la dorsale dell’Italia».
Uno dei manifestanti, un ristoratore emiliano di Sassuolo, che stava partecipando alla protesta  è stato investito da un’auto senza riportare gravi conseguenze. L’uomo, a quanto si vede nel video diffuso da Tni in diretta Facebook, era tra i manifestanti che si erano messi davanti ad una atomobile per non farla passare, ma la macchina ha tirato dritto urtandolo e poi si è allontanata: il manifestante, cadendo, si sarebbe fatto male a una spalla.  L’automobilista è stato fermato poco dopo e identificato al casello di Barberino del Mugello (Firenze) sulla A1 in direzione Nord, da una pattuglia della polizia stradale di Firenze Nord.
Le richieste dei ristoratori che partecipano alla protesta e che arrivano da diverse parti d’Italia sono le stesse della scorsa manifestazione. 
«Ristori per tutti, no al coprifuoco, vogliamo l’apertura il 25 aprile a pranzo e a cena sia dentro che fuori i locali; non vogliamo il distanziamento di due metri, non vogliamo il pagamento solo con il Pos; vogliamo tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo congiunti, richiediamo i voucher emergenziali, chiediamo l’esonero della richiesta del Durc, moratoria legge Bersani fino al 2023, no al pass vaccinale, abolizione tetto del 30% per gli indennizzi», dicono all’unisono.
METRO
 
   

19 Aprile 2021
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