Bauli in Piazza a Roma “Governo, ora ci vedi?”

Erano cinquecento lo scorso 12 ottobre in Piazza del Duomo, a Milano. Il doppio, oggi, in Piazza del Popolo a Roma. L’esercito dei bauli, i flightcase che ogni giorno accompagnano coloro che lavorano nel settore, divenuti negli ultimi mesi simbolo di una mobilitazione internazionale. Sono scesi a manifestare, a fare rumore (come canta Diodato, presente anche lui), di nero vestiti e con una maschera sul volto. Non solo la mascherina, nel rispetto delle norme anti covid: quella protegge dal virus. La maschera indossata dai lavoratori del mondo della musica, invece, simboleggia l’anonimato nel quale sono stati lasciati dalle istituzioni. Ognuno dietro al proprio baule, facendolo suonare, usandolo come strumento battendo sopra ritmicamente le mani e aprendolo e chiudendolo a tempo. In piazza, tra i tanti, si scorgono i volti di Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, Emma Marrone, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Brunori Sas e Manuel Agnelli. Anche loro, come chi lavora dietro alle quinte chiedono a gran voce una pronta ripartenza delle attività produttive dello spettacolo ferme da troppo tempo. Ad aprire la manifestazione, Renato Zero. É lui che esordisce con il solito sorriso stampato sul volto, anche se stavolta sembra essere riso amaro
«Ciao ragazzi. Sono Renato, sono qui con voi per dimostrare che non abbiamo paura di salire su quel palco. La musica ha sempre guarito i cuori di tutti», le sue parole. Mentre la Mannoia chiede solo di poter ripartire: “Noi siamo in piazza con loro, ci mettiamo la faccia perché senza di loro non possiamo lavorare. E’ un anno che siamo fermi, ora dobbiamo ripartire, in sicurezza. Saremo bravissimi”. Nessuno ha dubbi.