Roma
2:49 pm, 15 Aprile 21 calendario

Sgominata baby gang che rapinava coetanei

Di: Redazione Metronews
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ROMA Comunicavano tra loro attraverso una chat whatsapp che avevano chiamato “il trio che spacca” anche se in realtà la loro banda era formata da otto ragazzi, di cui minorenni. I colpi avvenivano alle fermate delle metropolitane e non solo. Ma quella perpetrata ai danni di un altro giovane a Termini li ha inchiodati alle loro responsabilità. Il Gip del Tribunale dei Minori ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli altrettanti responsabili, applicando nei loro confronti la misura cautelare della permanenza in casa.
Per tre dei maggiorenni, invece, il Gip del Tribunale di Roma ha previsto, la misura cautelare degli arresti domiciliari. Per l’ottavo ragazzo coinvolto è scattata invece la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. 
Le indagini sono partire dopo una rapina compiuta lo scorso 30 gennaio alla fermata Termini della metropolitana. La banda di giovani rapinatori prima ha accerchiato due ragazzini di 15 e 17 anni, poi hanno colpito uno dei due con pugni al volto e, minacciando di tirare fuori un coltello, li hanno rapinati di soldi e cellulare.
Grazie alle testimonianze fornite dai minorenni aggrediti e da quelle acquisite dalle telecamere di sorveglianza, gli agenti della commissariato Viminale hanno individuato la baby gang. Seguendo poi le tracce del cellulare rubato ad uno dei due minori, hanno inidviduato un membro della banda: portato in commissariato non ha potuto far atro che ammettere le sue responsabilità. 
Analizzando il suo cellulare gli agenti hanno scoperto la chat e i messaggi chiaramente allusivi alla rapina denunciata dai due minorenni, ma anche a precedenti rapine commesse in danno di altri coetanei.
La banda di bulli, che usava sempre lo stesso modus operandi – accerchiava le vittime, le spaventava e si faceva consegnare ciò che voleva – è responsabile di almeno tre rapine commesse tra il 23 e il 30 gennaio: dalle loro vittime oltre a soldi e cellulari, si facevano consegnare anche calzature griffate. Proprio il 30 gennaio era toccato a una commessa che in piazza del Popolo era stata rapinata di un cappello edi una catenina d’oro. Il 23 gennaio, invece, la vittima era stata colpita con calci e pugni e poi derubata delle sue scarpe.
Una volta messi a segno i colpi gli otto se ne vantavano sui social. Durante le perquisizioni negli appartamenti in cui gli otto vivevano è stato ritrovato gran parte del “bottino”, una parte del quale veniva tranquillamente indossato dai rapinatori.
Sono ancora in corso indagini per accertare la commissione di altri delitti da parte della baby gang avvenuti a partire dal dicembre 2020.
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15 Aprile 2021
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