Salvini in pressing sull’ex sindaco Albertini

Nella campagna elettorale più strana di sempre, Matteo Salvini ieri ha battuto un colpo. E lo ha fatto, chiamando in causa quello che vorrebbe fosse il suo candidato per Palazzo Marino: Gabriele Albertini. «Mi ha fatto molto piacere aver risentito al telefono dopo tanto tempo una persona di valore come  Albertini e di aver discusso della Milano del futuro, di quartieri, sviluppo, crescita, Olimpiadi. Su molti temi abbiamo parlato la stessa lingua», ha detto. «Milano sta soffrendo come tante altre città per il covid, ma anche per la mancanza di crescita e di progettualità. Milano ha bisogno di una scossa», ha aggiunto. Un’ennesima chiamata per l’ex sindaco, che più volte si è detto indisponibile. Anche ieri si è trincerato dietro un «preferisco ascoltare e leggere altri sul tema». Ma il pressing di Salvini continua, perché sa che solo Albertini tra i nomi fatti per il centrodestra se la giocherebbe con Sala. Gli altri – Rasia Dal Polo, Simone Crolla e Riccardo Ruggiero – non scaldano il cuore degli elettori. 
Dal canto suo, ieri Sala ha solidarizzato con i lavoratori del Coordinamento Spettacolo Lombardia che da settimane occupano il Piccolo teatro, dove organizzano diverse attività. «Ci siete, non mollate e fate sentire la vostra voce e anche la nostra in vostro supporto in una situazione difficile», ha detto. Sala, che è anche presidente della fondazione teatro alla Scala, ha annunciato di aver candidato per il Recovery plan il progetto di trasferimento di lavoratori e magazzini della Scala nel quartiere Rubattino.