«La Scala commissiona un’Opera per bambini»

TEATRO Dominique Meyer pensa alla Scala del futuro e alla vicina (si spera) ripartenza. Intervenendo all’incontro organizzato presso il Piccolo Teatro Aperto, in via Rovello, sul tema «Passato, presente e futuro, confronto e proposte per una lirica inclusiva», il sovrintendente si è soffermato soprattutto sui progetti per le giovani generazioni.
Anzitutto Meyer ha annunciato che il Piermarini ha già commissionato un’opera nuova per i più piccoli a un compositore italiano: «Fare delle opere per bambini con titoli conosciuti è una cosa, ma ho osservato in passato che i bambini sono molto aperti a nuove forme di musica perchè non hanno le barriere degli adulti». La nuova opera non andrà oltre i 50 minuti, e conterrà temi che siano di discussione nelle scuole o con le famiglie. «Io l’ho fatto diverse volte e ha sempre funzionato bene e sarà una bella cosa anche per la Scala». Il riferimento è ai tempi del suo precedente incarico all’Opera di Stato di Vienna, dove faceva allestire “KinderOper” di nuova composizione (Metro ne ha parlato qualche giorno fa, annunciando la possibile novità: leggi qui).
Poi Meyer ha detto di voler portare l’orchestra, il coro e il balletto fuori dal teatro alla Scala, negli angoli più lontani e periferici della città, «se si può fare a inizio estate lo faremo, altrimenti lo faremo più tardi, comunque siamo già pronti». L’idea è quella di «organizzare un sistema di streaming permanente della Scala». Ma il progetto, più che alla sola città, è indirizzato potenzialmente a tutta Italia. A Vienna Meyer coinvolse, racconta, 700 scuole in tutta l’Austria.
Inoltre, c’è il proposito di favorire l’accesso fisico al teatro, quando sarà possibile, al pubblico più vasto: «Vogliamo permettere anche ai genitori, ai nonni di portare i bambini anche in posti molto buoni per un prezzo molto ridotto, per spettacoli “normalì”», infatti il prossimo anno mancheranno all’appello quel 30% di turisti che frequentano il Piermarini e «quindi c’è spazio per iniziare un progetto di questo genere». 
METRO/AGI