Turista americana cade dal sesto piano

ROMA È giallo sulla morte di Clara Hyun Lee, la turista statunitense di origini asiatiche morta nella notte tra sabato e domenica in un bed & breakfast della Capitale, in via Merulana. La ragazza è precipitata dal sesto piano della stanza, regolarmente affittata, ed è caduta nel cortile interno. Inutili i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Trevi, della scientifica e della squadra mobile. Sul caso è interessata anche l’ambasciata degli Stati Uniti.
Gli investigatori hanno ritrovato nella stanza una bottiglia di vino aperta e due bicchieri. Nel palazzo che ospita il B&B alcuni testimoni l’hanno vista rientrare sola sabato sera. Nel pomeriggio aveva chiesto ad alcuni abitanti dello stabile come arrivare al Colosseo e dove trovare un’enoteca per comprare del vino. Accanto alla finestra da cui è precipitata, sul pavimento all’interno della stanza, c’erano le sue scarpe. Fuori, sotto lo stipite c’è un’ammaccatura sul motore di un condizionatore d’aria, come se qualcuno (la vittima) ci fosse salito sopra. 
Chi indaga non esclude nessuna ipotesi: suicidio, incidente o omicidio. Nel primo caso non ci sono molti elementi. La ragazza non ha lasciato messaggi scritti o sul telefonino. La 31 enne, che negli Usa lavorava come modella, potrebbe essersi sporta per spostare il cavo di un’antenna che ostruiva le ante della finestra. Ma resta da chiarire il mistero della bottiglia e dei due bicchieri ritrovati dalla polizia, che ora si domanda se al momento della caduta Clara Lee fosse sola o meno. I testimoni non l’hanno vista in compagnia quella sera.
Oggi la procura di Roma ha aperto comunque un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Un atto necessario ad autorizzare l’autopsia sul corpo della ragazza e ad analizzare il suo cellulare, per comprendere meglio i suoi ultimi spostamenti ed eventuali incontri prima della caduta fatale.