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4:45 pm, 14 Aprile 21 calendario

Truppe Usa e Nato si ritireranno dal 1 maggio

Di: Redazione Metronews
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Usa e Nato ritireranno le truppe dall’Afghanistan dal 1 maggio. A deciderlo il presidente Usa, Joe Biden e la decisione è stata avallata dagli alleati della Nato, al termine di una riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri e della Difesa della Nato. Nel quartier generale dell’Alleanza si sono presentati il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il suo collega alla Difesa, Lloyd Austin. “E’ ora di porre fine” alla più lunga guerra americana, è il messaggio che ha dato il capo della Casa Bianca alla nazione. “Non possiamo continuare il ciclo di estensione o espansione della nostra presenza militare in Afghanistan sperando di creare le condizioni ideali per il nostro ritiro, aspettandoci un risultato diverso”, ha detto. “Sono il quarto presidente americano a presiedere una presenza di truppe americane in Afghanistan. Due repubblicani. Due democratici”, ha detto. “Non passerò questa responsabilità a un quinto”, è la promessa. La guerra in Afghanistan “è costata la vita a oltre 2.400 soldati delle forze armate americane”, ha constatato.
“Riconoscendo che non esiste una soluzione militare alle sfide che l’Afghanistan deve affrontare, gli alleati hanno stabilito che inizieremo il ritiro delle forze della Missione di Sostegno risoluto entro il 1 maggio. Questo ritiro sarà ordinato, coordinato e deliberato. Prevediamo di completare il ritiro di tutte le forze statunitensi e della Missione di supporto risoluto entro pochi mesi. Qualsiasi attacco talebano contro le truppe alleate durante questo ritiro riceverà una risposta forte”, si si legge nella dichiarazione della Nato al termine della riunione.
Il ritiro sarà completato entro l’11 settembre, vent’anni dopo l’inizio di tutto. Ma non sarà la fine di tutto. 
Per Mosca i piani di ritiro di Washington potrebbero portare a un’escalation del pluridecennale conflitto nel Paese. “Ciò che preoccupa in questo contesto è che il conflitto armato in Afghanistan possa vivere un’escalation nel prossimo futuro che, a sua volta, potrebbe minare gli sforzi iniziati per negoziati diretti inter-afghani”, ha avvertito il ministero degli Esteri russo. 
Sono circa 800 i militari italiani attualmente impegnati in Afghanistan.    La missione Isaf (International security assistance force) è terminata il 31 dicembre 2014 e l’1 gennaio successivo è stata avviata la nuova missione a guida Nato “Resolute Support” (RS), incentrata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza a favore delle forze armate e delle istituzioni locali con l’obiettivo di migliorarne la funzionalità e la capacità di autosostenersi.   Centro nevralgico della missione è Kabul, con quattro “derivazioni”: Mazar-e Sharif a nord, Herat ad ovest, Kandahar a sud e Laghman ad est.
L’attuale contributo italiano prevede un impiego massimo di 145 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei. Il Train Advise Assist Command West (TAAC-W) di Herat cura le attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza locali concentrate nella Regione Ovest mentre il personale delle forze armate presente nell’area di Kabul ricopre prevalentemente incarichi di staff presso il Comando Resolute Support, il Comando Special Operation Force e Italfor Kabul.    I militari che operano all’interno dei Comandi di vertice della missione RS garantiscono la funzionalità del Comando e controllo in ambito multinazionale e il supporto a ministeri, Comandi e Scuole di addestramento afgani ubicati nella capitale.

14 Aprile 2021
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