suez
2:38 pm, 28 Marzo 21 calendario

Arriva anche “Carlo Magno” un super rimorchiatore italiano

Di: Redazione Metronews
condividi

Per disincagliare la Ever Given, la nave portacontainer che da martedì blocca il Canale di Suez, arriva un super aiuto italiano: la società olandese 
Smit Salvage, già operativa nella rimozione della Costa Concordia, ha chiesto l’intervento della Carlo Magno, costruita dalla Rosetti Marino per la Augustea.  Lunga 55 metri e con una potenza di tiro da 200 tonnellate, la Carlo Magno è giunta stamane nel Canale insieme all’olandese Guard Alp. L’auspicio è che i due rimorchiatori, in aggiunta ai 14 già presenti, forniscano la potenza necessaria per disincagliare la Ever Given, con il favore dell’alta marea che dovrebbe durare fino a mercoledì.
“Il rimorchiatore Carlo Magno ha certamente una forza di tiro cospicua che darà un contrbuto importante a quelli che ci sono già”, ha spiegato all’Agi il presidente della Rosetti Marino, Stefano Silvestroni. La Carlo Magno, ha sottolineato Silvestroni, è “uno dei tre rimorchiatori di maggior potenza costruiti dall’azienda” e gode di “una progettazione all’avanguardia dal punto di vista tecnico e della sicurezza”.
Qualora fallisca il nuovo tentativo di sbloccare la nave sarà necessario passare al ‘Piano C’, ovvero scaricare tutti i 600 container presenti sulla Ever Given. Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha già ordinato all’Autorità del Canale di preparare la gigantesca gru che dovrà occuparsi dello scarico. Il problema, in questo caso, diventerebbe lo stoccaggio temporaneo dei container. “Ciò ci riporterebbe indietro perché capire dove sistemarli sarà un bel rompicapo”, ha dichiarato in un’intervista televisiva Peter Berdowski, l’amministratore delegato di Boskalis, la compagnia che ha acquistato la Smit Salvage. Il ‘Piano C’, quindi, allungherebbe di diversi giorni la conclusione delle operazioni, aggravando l’ingorgo nel Canale, dove oltre 320 navi attendono il passaggio, con alcune imbarcazioni che hanno optato per un’altra rotta, molto più lunga, che prevede la circumnavigazione del Capo di Buona Speranza.
Il capitano di uno dei rimorchiatori che hanno provato, senza successo, a disincagliare la nave sabato notte ha assicurato che gli ultimi tentativi sono riusciti a spostare la prua della nave di 17 metri in direzione Nord, dove stava procedendo prima di urtare con una sponda. Insieme all’azione dei rimorchiatori, sarà poi fondamentale quella delle draghe e degli escavatori, che hanno già rimosso 27 mila metri cubi di sabbia. L’elica e il timone della portacontainer, lunga 400 metri e pesante oltre 220 mila tonnellate, sono stati liberati e permettono di guardare ai prossimi tentativi con maggiore ottimismo. Richard Meade, redattore capo di Lloyd’s List, ha riferito su Twitter che “fonti vicine all’operazione sperano che la nave possa essere sbloccata in 24-48 ore”.
L’Egitto ha inviato anche tre squadre di veterinari per visitare il bestiame a bordo della navi ferme agli imbocchi del Canale di Suez, dopo il blocco causato dall’incidente della Ever Given martedì scorso. Lo ha reso noto il Ministero dell’Agricoltura in una dichiarazione in cui conferma la collaborazione con l’Autorità del Canale (Sca). L’obiettivo è quello di esaminare lo stato di salute degli animali e, in caso di scarsità, fornire le riserve di cibo necessarie a garantirne il benessere.  La decisione è arrivata in seguito alle preoccupazioni relative al prolungarsi del blocco della rotta commerciale, la cui navigazione è entrata nel sesto giorno di sospensione.

28 Marzo 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo