Musica
5:30 am, 26 Marzo 21 calendario

«Questo mio “Malifesto” è uno shottino di emozioni»

Di: Redazione Metronews
condividi

MUSICA «Sono stata così sincera in questo disco che quello che canto è estremamente personale, ma anche estremamente condivisibile da altre persone. E come se tutte le emozioni che ho accumulato nella prima clausura, quella brutta brutta della scorsa primavera, le avessi vomitate fuori in questo disco, che è veloce e intenso come uno “shottino”».
Malika Ayane definisce così il nuovo album Malifesto in uscita oggi. Dieci brani – compreso quel Ti piaci così presentato all’ultimo Festival di Sanremo – che illustrano diversi stati d’animo che ha deciso di condividere con la scrittura di Pacifico, Colapesce, Antonino Di Martino, Alessandra Flora, Leo Pari, Antonio Filippelli, Daniel Bestonzo e Rocco Rampino. 
«Arriva un momento – spiega Malika – in cui comprendi che giudicarsi severamente non ha senso, ma chiaramente nemmeno giustificarsi a prescindere. Il riconoscersi è tutta un’altra storia. Questo album e questo titolo sono un invito a celebrare se stessi per il solo fatto di essere al mondo».  
«Questo – prosegue – è il mio terzo disco sul presente, dopo “Naif” del 2015 e “Domino” del 2018. Anche se il presente di oggi è molto diverso e io non volevo trattarlo come qualcosa da subire, ma come una condizione momentanea. Inevitabilmente ci troviamo ad osservare il mondo in modo diverso. Ecco, “Malifesto” mette insieme il bisogno di raccontare la vita di “Naif” e il bisogno di osservare di “Domino”. Senza giudicare troppo».
Il suo desiderio più grande ora è di poter tornare ai live: «Non vedo l’ora. Sto anche pensando a soluzioni compatibili con la situazione attuale: tanti piccoli concerti, con un numero di persone limitato, in ex spazi industriali piuttosto ampi. Qualcosa inventeremo per uscire da questa situazione e tornare a cantare».
E, a proposito di possibilità per tornare sul palco, Malika Ayane la butta lì: «Ogni soluzione che serva ad accelerare i tempi per me è benedetta, purché nel rispetto della salute e dell’etica. Bisogna sempre dare la priorità alla sicurezza. Per questo penso che il patentino vaccinale per la possibilità di espatrio e per la partecipazione ad eventi collettivi ora purtroppo inesistenti possa essere una soluzione».
PATRIZIA PERTUSO
 

26 Marzo 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo