Roma
6:03 pm, 22 Marzo 21 calendario

Si è dimessa la compagna dell’assessore Lemmetti

Di: Redazione Metronews
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Silvia Di Manno, compagna dell’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, si è dimessa dall’incarico nello staff dell’assessore all’Urbanistica. La decisione dopo la richiesta di un passo indietro da parte della sindaca Virginia Raggi. La sindaca, che non aveva partecipato alla votazione con cui la giunta ha deliberato l’assunzione di Di Manno, si sarebbe infuriata dopo essere venuta a conoscenza dell’assunzione della compagna dell’assessore al Bilancio, e avrebbe chiesto di intervenire con la revoca della delibera di assunzione o attraverso un passo indietro della diretta interessata.
Tra i primi a denunciare l’accaduto il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Francesco Figliomeni: “Con la consulenza affidata dall’assessore all’Urbanistica Montuori a Silvia Di Manno, compagna dell’assessore Lemmetti, riteniamo che i grillini abbiano superato il limite della decenza, anche perché non ci risultano competenze in materia urbanistica da parte della libraia toscana”, aveva scritto in una nota in cui annunciava un’interrogazione sull’argomento.
 “Uno dei segreti alla base del successo dell’amministrazione Raggi: donne e uomini giusti al posto giusto. Tutte scelte trasparenti e professionalmente elevate, utili a rispondere ai bisogni dei cittadini, tra i quali parenti e amici”, era stato il commento del capogruppo del Pd capitolino, Giulio Pelonzi. Oggi, tuttavia, con le dimissioni della 44enne le polemiche ancora non sono del tutto rientrate. “Resta da chiarire il fatto politico rilevante – afferma Pelonzi – se la sindaca ha il controllo di ciò che succede in Campidoglio rispetto alle decisioni della sua giunta e del cerchio dei fedelissimi che ha messo nei posti chiave dell’amministrazione”. Il consigliere Figliomeni invece chiede di conoscere le motivazioni inerenti al raddoppio del compenso per un membro dello staff dello stesso Lemmetti e presenta un’altra interrogazione “per chiedere conto della legittimità dei requisiti e titoli indicati nella nuova delibera di giunta che attribuisce a Cristiano Battaglini, dello staff dell’assessore Lemmetti, uno stipendio di circa 91.000 euro annui”. 
“Non c’è solo la compagna di Lemmetti, la Raggi blocchi tutte le assunzioni elettorali, il blitz in giunta andato in scena ‘all’insaputa della sindaca’ con delibere di nomina di consulenti esterni, videomaker e comunicatori rappresenta l’ennesima e continua umiliazione per i dipendenti capitolini e per le tasche dei romani, costretti a continui esborsi di danaro per sostenere gli ‘amici degli amici’ di cui parlava la Raggi quando era all’opposizione”, dichiara in una nota Davide Bordoni, consigliere della Lega e segretario d’Aula in Assemblea capitolina. “La Capitale non esiste solo a ridosso delle elezioni – aggiunge – La Raggi la smetta di prendere in giro i romani con personaggi senza alcuna competenza specifica rispetto al ruolo che vanno a ricoprire, cosa quest’ultima che le dimissioni della compagna dell’assessore al Bilancio sembrano confermare. Anziché razionalizzare le spese e avviare percorsi formativi per un aggiornamento complessivo del personale attivo, è un grave errore quello di pensare di continuare ad occuparsi di parenti e amici confidando, forse, in un potenziale ritorno elettorale. Non mancheremo di approfondire il tema con il nostro esposto alla Corte dei Conti”, conclude.
Le dimissioni della compagna dell’assessore al Bilancio di Roma Gianni Lemmetti “confermano l’immagine di un’amministrazione 5 stelle ormai ai titoli di coda”, dichiarano i coordinatori di Italia viva di Roma, Marco Cappa ed Eleonora De Santis. “Sono stati votati proprio perché presunti difensori della trasparenza e della meritocrazia – aggiungono -, affermando di voler combattere la casta in ogni modo, e si sono ritrovati non solo ad amministrare in modo totalmente fallimentare la nostra città, ma ad essere protagonisti di giochi nepotistici e poteri di palazzo. Italia viva Roma – concludono – continua a chiedere a gran voce chiarezza e meritocrazia nelle scelte capitoline per rispetto dei cittadini romani che non meritano una tale presa in giro”. 

22 Marzo 2021
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