Migranti
2:52 pm, 20 Marzo 21 calendario

Open Arms, Procura chiede rinvio a giudizio per Salvini

Di: Redazione Metronews
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La Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini, per i reati di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio per aver vietato lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, di 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola Open Arms.La richiesta è stata formulata dal capo della Procura Palermo, Francesco Lo Voi. Prima avevano argomentato anche l’aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Calogero Ferrara.
Salvini accusa Open Arms di aver rifiutato altre soluzioni offerte sia da Roma che da altri paesi per lo sbarco di migranti nell’agosto 20109.  “Il comandante della Open Arms – ha detto il capo della Lega nel corso di dichiarazioni spontanee rese durante l’udienza preliminare sulla vicenda , in corso a Palermo –  rifiutò di trasbordare 39 migranti, in area sar maltese, su un assetto navale de La Valletta. Giorni dopo, il 18 agosto 2019, le autorità spagnole assegnarono a Open Arms un porto di sbarco ad Algeciras. Il comandante rifiutò questa soluzione. La Spagna diede allora disponibilità presso il porto spagnolo più vicino (Palma di Maiorca) e l’Italia si offrì di scortare la Open Arms con una propria nave, dove trasbordare i migranti ancora a bordo. Anche la Spagna comunicò l’invio di una propria nave a supporto. Il comandante rifiutò anche questa soluzione”. “L’Italia – ha aggiunto Salvini – non si è mai sottratta, né in questo caso né in nessun altro, al dovere di prestare tutta l’assistenza che era necessaria alle persone che ne avevano bisogno. Ogni volta che c’è stata la segnalazione di una necessità sanitaria, l’Italia ha fatto tutto ciò che era necessario per garantire cure e assistenza”. “Il paradosso – ha affermato, concludendo le dichiarazioni spontanee –  è che colui il quale con ‘pervicace e ostinata determinazione’ ha tentato di ‘determinare una forzata responsabilità dello stato italiano’ per eventi non di sua competenza attraverso un vero e proprio ‘atto di forza’ indossi oggi le vesti di vittima. Mentre per chi per dovere costituzionale aveva l’obbligo di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza della nazione è chiamato a risponderne sul banco degli imputati”.

20 Marzo 2021
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