“Speravo de morì prima”
4:10 pm, 18 Marzo 21 calendario

Castellitto: «Il mio Totti è un’evocazione non un’imitazione»

Di: Redazione Metronews
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SERIE TV  «Pietro Castellitto aveva un ruolo molto difficile, rivedendomi sullo schermo ho visto aspetti del mio carattere e della mia personalità che non conoscevo». Così Francesco Totti nel video inviato e diffuso durante la conferenza stampa di “Speravo de morì prima – La serie su Francesco Totti”, al via dal 19 marzo su Sky Atlantic e Now, dove l’ex campione è interpretato da Castellitto Jr.. «Ringrazio Pietro che ha cercato di farmi uscire come sono realmente e tutto il cast – continua Totti – la serie va vista perché è simpatica e allo stesso tempo emozionante». 
Con dieci chili di muscoli in più, una barba posticcia e un calcato e strascinato accento romanesco, Pietro Castellitto si è assunto l’onore e l’onere di interpretare Francesco Totti in “Speravo de morì prima”, la serie in 6 episodi. Ringraziato per il risultato dal campione stesso e dal regista Luca Ribuolo, Castellitto, romano e romanista, cresciuto col poster del numero 10 in cameretta e presenza fissa all’Olimpico per la sua “Maggica”, in conferenza stampa racconta di come si è calato nel suo mito.
«La sfida era creare una maschera che lo ricordasse riuscendo però anche a stupire lo stesso Totti», spiega. «L’aver convissuto così a lungo con il mito Totti» gli ha consentito di poter attingere dai suoi ricordi: «Ho cercato di portare in scena la sua essenza ironica, tenendomi però lontano dall’imitazione perché il cinema è evocazione». 
Castellitto non aveva mai incontrato Totti prima della serie e il destino ha voluto che proprio durante le riprese ritrovasse il diario che aveva scritto a nove anni, denso di pagine adoranti sul Capitano, declamate in conferenza stampa: «Faccio collezione di figurine Panini, per mia magica fortuna nel primo pacchetto ho trovato il mitico, unico e sublime capitano della Roma».
«Totti è qualcosa che per i laziali è difficile da realizzare, Totti è come l’inchiostro per la penna. Il calcio non è calcio se Totti non c’è». Paragonandolo, quanto a miticità sportiva a Roger Federer e Valentino Rossi, Castellitto dice, poi, che da bambino, quando era alle prese con il ricorrente incubo infantile della potenziale morte della mamma (“a ogni sirena di ambulanza pensavo che la stessero portando in ospedale”) per allontanare quel pensiero nero pensava a Totti: «E poi il destino ha voluto che la serie raccontasse la sua morte calcistica». 
Gianmarco Tognazzi, che nella serie è Luciano Spalletti (l’ultimo allenatore di Totti alla Roma e suo grande antagonista nella sofferta fase che lo portò al ritiro) a proposito del suo personaggio dice: «Sono nato a Velletri e cresciuto nella capitale, con una fede calcistica diversa da quella dei miei compagni di classe, romanisti e laziali. Conoscendo Roma ritengo impossibile che “Speravo de morì prima” non dia vita a polemiche soprattutto per la rappresentazione di Spalletti».
Talmente immedesimato nel personaggio (fin dal provino con trucco e costumi) Tognazzi rivela che sul set gli attori-calciatori lo chiamavano «mister». «La storia di Totti e Spalletti andava raccontata, l’ho fatto con grande rispetto nei confronti di Spalletti – afferma -. Ho cercato di trovare un filo conduttore e l’ho identificato nel disagio di dover gestire quella situazione. Non mi piaceva l’idea dell’antagonista e del cattivo». Tognazzi racconta anche di aver voluto approfondire la filosofia calcistica di Spalletti: «Era basata sul gruppo, anche se è vero che nella sua prima esperienza alla Roma aveva messo Totti al centro».
Nella serie la mamma di Totti, Fiorella, è interpretata con grande intensità da Monica Guerritore, il padre Enzo da Giorgio Colangeli, Primo Reggiani è Giancarlo Pantano, amico storico del Capitano, Alessandro Bardani è Angelo Marrozzini, suo cugino. Gabriel Montesi e Marco Rossetti interpretano rispettivamente Antonio Cassano e Daniele De Rossi, Massimo De Santis è Vito Scala, Eugenia Costantini e Federico Tocci vestono i panni dei genitori di Totti da giovani e ci sono anche Ricky Memphis, Antonello Fassari e Paolo Calabresi, nel ruolo del parroco confessore (e romanista sfegatato anche lui) di mamma Fiorella.

18 Marzo 2021
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