ADOZIONI
5:30 am, 17 Marzo 21 calendario

«Non prendete un cane solo per i lockdown»

Di: Redazione Metronews
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CANI Gran parte dell’Italia è  in zona rossa. Se nel primo lockdown si andava alla ricerca del cane anche dal vicino per poter uscire a fare due passi, nel secondo c’è stato il boom degli acquisti e delle adozioni.
Carlo Pirola, educatore cinofilo comportamentalista spiega qual è il rapporto giusto  tra l’“umano” e il suo quadrupede in questi particolari momenti.
«Bisogna sempre partire dalla voglia di avere un cane, dalla responsabilità anche economica che l’animale merita e dalla necessità di educarlo. Durante i lockdown ci siamo ritrovati – spiega Pirola – ad avere cani sempre in casa, con famiglie al seguito in cui i bambini litigavano fra loro perché non sapevano come sfogare la loro energia, i genitori erano sempre sul punto di separarsi perché avevano scoperto di essere sposati mentre il cane pensava di essere approdato in un Eden. Poi, il bimbo torna a judo, la bimba a danza, il padre in palestra e la madre a farsi fare le unghie. Il cane rimane solo  e smonta la casa. Viene riportato al canile perché inadatto a vivere in famiglia». 
«A quel punto – prosegue Pirola – il cane viene etichettato come “distruttivo” e difficilmente sarà riadottato. In realtà siamo stati noi a scrivere la fedina penale dell’animale perché gli inadatti eravamo noi. Ecco perché bisogna pensarci bene prima di prendere in casa un cane: non si può scherzare con le loro vite. Diventa un componente paritario della famiglia e come tale va considerato e trattato».
PATRIZIA PERTUSO

17 Marzo 2021
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