Esselunga nella Scala Chailly resta fino al 2025

MILANO Esselunga è pronta a diventare socio fondatore permanente del teatro alla Scala. L’annuncio è arrivato da parte del sovrintendente del teatro, Dominique Meyer, durante la riunione del cda e dovrebbe diventare ufficiale dopo l’assemblea dei soci in calendario il 23 marzo prossimo. L’ingresso di Esselunga vale 6 milioni di euro, visto che, come prevede lo statuto della Scala, per diventare soci fondatori permanenti occorre conferire alla Fondazione un importo non inferiore a sei milioni di euro versato in unica soluzione o frazionatamente, in un periodo non superiore a 5 anni. 
Ma non è l’unica bella notizia per la grande istituzione milanese. Riccardo Chailly, direttore musicale il cui contratto era in scadenza nel 2022, ha rinnovato l’impegno con il teatro fino al 2025. Lo stesso direttore lo ha comunicato all’orchestra durante le prove  di Die sieben Todsunden e Mahagonny Songspiel, il dittico di Kurt Weill-Bertold Brecht con la regia di Irina Brook. Chailly, figlio di Luciano, celebre compositore e già direttore artistico alla Scala tra 1968 e 1971, debuttò al Piermarini nel 1978 e ne assunse la direzione musicale nel 2015.
Il cdr della Fondazione ha anche affrontato la questione dei conti. Il bilancio preventivo del Teatro alla Scala, anche per il 2021, è in pareggio, con un budget di 98,3 milioni di euro. Il documento finanziario è stato presentato durante la riunione del Cda. L’andamento è in linea con i bilanci degli ultimi anni: nel 2019 il valore della produzione equivaleva a 133 milioni di euro, nel 2020 a 86,3 milioni. A quanto si apprende nel 2021 ci sono 12 milioni in più che – con i teatri chiusi per rispettare le norme anti contagio – arrivano soprattutto dai ristori, dagli ammortizzatori sociali e dal sostegno “corale” delle aziende, che anche se già socie hanno deciso di aggiungere un contributo maggiore. A tutto questo si aggiunge l’arrivo di nuovi soci, come appunto Esselunga.
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